Le previsioni immobiliari del 2021 non sono rosee. Il settore è in ripresa per il 2021, le vendite salgono ma i prezzi restano fermi ed in alcuni casi scendono.
Previsioni immobiliari 2021: cos’è successo in quest’ultimo anno
Il mercato immobiliare 2021 nei primi mesi ha visto una sensibile crescita delle vendite, ma i prezzi sono rimasti fermi rispetto all’anno precedente. Il 2020 è stato un anno che bloccato e cristallizzato molti mercati, compreso quello italiano dell’immobile. Basti considerare che fino al 2019 il settore del mercato immobiliare era in crescita. Anche La fiducia e l’interesse dei potenziali acquirenti, verso il settore immobiliare, stavano crescendo.
Due milioni di famiglie che volevano comprare, spesso hanno avuto bisogno di accedere al credito. Spinti anche da tassi di interessi straordinariamente bassi. Nel 2019 infatti, soprattutto negli ultimi mesi, il numero delle persone che hanno potuto accedere al credito è aumentato. Nel 2020 arriva il Coronavirus e qualcosa cambia il trend.
Previsioni immobiliari 2021: cosa ci si aspetta per i prossimi mesi
Le vendite continueranno ma i prezzi probabilmente rimarranno ancora bloccati. Anche se si registra una riduzione del 5% circa del prezzo degli immobili in molte aree urbane. Ma nel 2021 gli immobili continueranno ad attrarre gli investitori del mattone. Con molta probabilità l’eredità dell’emergenza sanitaria si concretizzerà con un riequilibrio dei valori di mercato. Inoltre si prevede un calo dei rendimenti nel breve periodo a favore di un aumento degli stessi nel lungo periodo.
Ciò che può rendere appetibili maggiormente gli immobili, possono essere una serie di agevolazioni legate all’acquisto della prima casa, come ad esempio quella prevista per gli under 36. In particolare con determinati requisiti: un posto di lavoro stabile, età inferiore a 36 anni ed un ISEE inferiore a 40.000 euro è lo Stato che fa da garante. Si tratta delle disposizioni del Decreto Sostegni bis già in vigore.
Aumenta la qualità richiesta sugli immobili
Il lockdown ha fatto che i potenziali acquirenti acquisissero maggiori informazioni in merito al tipo di immobile desiderato. Vi è sempre più maggiore attenzione alla qualità del costruito, in termini di comfort. Ma anche maggiore esigenza di ampiezza dei vani, spazi intermedi ed esterni.
Ciò significa che verranno penalizzati gli immobili in cattive condizioni, o che necessitano forti lavori di ristrutturazione. Per questi immobili sarà inevitabile una riduzione del prezzo di vendita, almeno per il prossimo anno. Ma se l’ottica continua a rimane questa alcuni immobili potranno addirittura cadere in disuso. Ma non solo anche gli immobili dedicati ad uso ufficio dovranno essere concepiti in modalità smart-working. Riduzione o rimodulazione degli spazi, almeno fino a che l’emergenza sanitaria non sarà finita.
L’importanza di terrazzi e giardini
Tuttavia i potenziali clienti potrebbero scegliere di acquistare in maniera selettiva. Spostando il loro interessi su immobili che hanno delle caratteristiche diverse. Ad esempio la presenza di terrazzi e giardini. Spazi che a seguito del Coronavirus sono diventati vitali. Il poter godere di aree in cui poter godere del sole, in cui fare palestra o semplicemente muoversi sta diventando sempre più un’esigenza.
Di solito una casa che si trova in centro città ha un valore di mercato più alto rispetto a una che si trova in periferia. Ma se quella in periferia avesse anche giardino e terrazzo? Questo potrebbe variare i prezzi? Probabilmente, potrebbe far cambiare la domanda. Con un incremento dei prezzi nelle zone in cui gli immobili hanno la possibilità di avere delle ampie pertinenze esterne.
Quali saranno gli immobili più richiesti?
Oltre all’esigenza di spazi esterni, anche il bisogno di spazi interni sta cambiando. Mediamente in Italia, l’immobile da destinare alla famiglia è il trivani. In particolare salone, cucina, due camere da letto e servizio. Ma le esigenze sono cambiate e non è più così. Prima della pandemia, le famiglie erano più orientate ad avere un unico openspace con cucina e soggiorno insieme, due camere da letto ed un bagno o lavanderia. Adesso non è più così.
L’esigenza di avere uno spazio da destinare all’attività di smart working, magari lontano dai figli in casa, è cresciuta. Così come è in aumento la richiesta di due bagni all’interno dell’immobile, soprattutto se si ha una famiglia da 3 a 4 persone. Questo, potrebbe generale l’interesse a cercare case in cui vi sia una quarta camere, o magari più. Un’opportunità maggiore per quelle case grandi che non sono state vendute, magari proprio lo scorso anno. Gli operatori prevedono un periodo di stabilità, anche se il primo trimestre 2021 fa ben sperare.