Di cosa si parla quando si fa riferimento alla legge 104? E quali sono i benefici, da tale leggi, per il lavoratore autonomo? Queste sono alcune delle domande a cui daremo risposta in questa rapida ed esaustiva guida in merito alla vicenda.
Legge 104, di cosa si tratta
Innanzitutto, facciamo rapida chiarezza sulla vicenda, rispondendo alla domanda basica della questione. Ovvero, cosa è la legge 104., di cosa si parla quando vi si fa riferimento?
Nota anche come legge 104/92, è il riferimento legislativo per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap. Il presupposto è infatti che l’autonomia e l’integrazione sociale si raggiungono garantendo alla persona con disabilità ed alla propria famiglia un adeguato sostegno.
Quindi, sostanzialmente, quando si parla di Legge 104 ci si riferisce alla principale fonte normativa che riconosce benefici fiscali, economici e lavorativi ai portatori di handicap. E’ dunque una legge pensata per tutelare e promuovere i diritti, l’integrazione sociale e lavorativa delle persone disabili e dei loro familiari, che se ne prendono cura.
Va aggiunto che l’handicap è considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione personale.
Legge 104, benefici per il lavoratore autonomo
Partiamo subito col dire che l’unico beneficio esteso ai lavoratori autonomi con Legge 104 è quello previdenziale. Secondo il quale, dunque, i lavoratori autonomi precoci che assistono un familiare affetto da un handicap grave possono accedere, se sussistono i requisiti, all’Ape sociale ( al compimento di almeno 63 anni di età ed almeno 30 anni di contributi).
Altra domanda molto in voga sulla questione è legata a quale familiare potrà usufruire dei benefici per la legge 104. Partiamo subito con il dire che i permessi legge 104 possono essere fruiti solo dai lavoratori dipendenti e, quindi, solo qualora il lavoratore autonomo sia il disabile a fruirne possono essere i familiari a patto che siano lavoratori dipendenti. Ma non potrà essere il lavoratore autonomo a poter fruire dei permessi per assistere un familiare con handicap grave ai sensi della legge 104. Questo è il punto focale del discorso.
La risposta, presto detta, è molto semplice. Possono fare richiesta dei benefici il coniuge della persona disabile, i parenti di terzo grado se il genitore o il coniuge della persona con handicap hanno più di 65 anni oppure siano invalidi, deceduti o mancanti.
Legge 104 di un genitore, chi può usufruirne?
Molti si chiedono anche se e come è possibile usufruire della legge 104 per un genitore. L’articolo 33 della Legge 104/92 prevede che i permessi di tre giorni possano essere concessi anche a familiari diversi dai genitori del disabile grave accertato tale con specifica certificazione di handicap (articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992) dall’apposita Commissione operante in ogni Azienda USL.
Quali altri benefici per chi usufruisce della legge 104
Molti si chiedono se vi possano essere agevolazioni o benefici anche sull’acquisto di materiali, come elettrodomestici, grazie alla legge 104.
Si può, invece dire che in linea generale, non si ha diritto ad agevolazioni sull’acquisto di beni di facile consumo, quali lavatrici, frigoriferi, microonde, o quant’ altro, in quanto non vi è condizione necessaria al diritto o la sussistenza di un collegamento funzionale fra il tipo di menomazione/disabilità e il tipo di prodotto da acquistare.
Ma quindi cosa spetta a chi assiste un disabile con la legge 104?
Come stabilito dalla legge 205/2017 articolo 1 co. 162, i lavoratori che si ritrovano ad assistere un proprio parente convivente affetto da disabilità grave che abbia già compiuto i 70 anni di età, o i soggetti stessi affetti da patologie invalidanti, possono beneficiare dell’Ape Sociale o della pensione anticipata.
In ultimo, ma non ultimo, un passaggio piuttosto importante per la questione. Ovvero, quali sono i documenti necessari per potere ottenere la legge 104.
Occorre necessariamente un documento di identità, il verbale di accertamento sanitario, quindi la dichiarazione sostitutiva dello stato di famiglia. I soggetti con sindrome di Down invece ottengono il riconoscimento dell’handicap con la sola attestazione del medico curante secondo quanto stabilito dalla Legge 289/2002.
Questo è quanto vi fosse di più necessario e indispensabile da sapere in merito ai benefici e le funzionalità della legge 104.