Factoring è un modo per le società ottenere facilmente un pò di liquidità. Ecco come funziona e come applicarlo alle diverse realtà imprenditoriali.
Factoring: cos’è?
Il contratto di factoring è regolato dalla legge 21 febbraio 1991 n.52. Il factoring è il contratto con il quale un imprenditore cede a un altro imprenditore (detto factor e rappresentato da una società di factoring) una parte o tutti i crediti della propria azienda ed il factor si obbliga, dietro corrispettivo, a gestire e riscuotere i crediti acquistati e a versarne l’importo al cedente. Questo permette di subito della liquidità e una serie di servizi correlati alla gestione del credito ceduto.
Per un’impresa che soffre di assenza di liquidità è davvero un grande vantaggio. Proprio perchè si trasformano crediti futuri, pagando una commissione, in soldi reali. E’ un tipo di contratto che viene molto utilizzato delle imprese che vendono prodotti all’estero e che si trovano a volte a gestire un contenzioso con un cliente straniero. Ovviamente parliamo di crediti ancora attivi e non insoluti.
La normativa di riferimento
La legge sul factoring stabilisce che possono essere ceduti al factor i crediti anche prima che siano stipulati i contratti dai quali sorgeranno: perciò possono essere ceduti non soltanto i crediti esistenti, ma anche i crediti futuri. Crediti esistenti e futuri non riguardano spesso una singola operazione. Ma più che altro si possono cedere tutti i crediti derivanti da contratti stipulati nell’esercizio della propria impresa.
Non vi è un numero specifico di crediti cedibili o meno. Alle parti è lasciato a libera scelta di quali e quanti crediti devono essere oggetto del contratto. Ma di solito si prendono in esame i crediti che sorgeranno da contratti che hanno un periodo inferiore a 24 mesi.
Come funzionano le società di factoring?
Le imprese che si rivolgono alle società di factoring ottengono parecchi vantaggi. Il primo è quello di farsi cedere i crediti che le imprese hanno verso i loro clienti e si occupano della gestione contabile dei crediti. Ma si occupano anche della loro riscossione, l’eventuale contenzioso che può sorgere con i clienti, versando alla scadenza il denaro incassato all’imprenditore cedente. Ma allora come guadagnano le società di factoring? Molto semplice, per fare questo lavoro si fanno pagare dal cliente delle commissioni. La cessione dei crediti può avvenire in due modi:
- Pro soluto: il factor si assume il rischio di insolvenza dei crediti ceduti ed un caso di inadempimento di questi ultimi non potrà richiedere la restituzione degli anticipi versati al cliente;
- Pro solvendo: il rischio dell’eventuale insolvenza dei crediti ceduti rimane in capo al cliente.
Perché scegliere un factor?
Il factoring viene molto usato principalmente dalle piccole e medie imprese. Questo gli permette di cedere i propri crediti ad un Factor, riducendo il rischio proveniente da alcune delle attività d’impresa che riguardano la gestione delle entrate. Quindi il costo della commissione potrebbe essere minore, rispetto a i costi di gestione di quel tipo di contabilità.
E comunque il factoring libera dal rischio di eventuali inadempimenti e riscossione dei pagamenti dei clienti, affidandosi ad esperti capaci di ottenere risultati maggiori. Il factoring è un servizio ad elevato grado di personalizzazione, caratterizzato da velocità e sicurezza nei tempi di erogazione dei fondi. La necessità di factoring si ha quando vi è uno squilibrio tra le esigenze della politica di credito commerciale dell’impresa e le risorse che l’impresa può mettere in azione.
I diversi tipi di contratti di factoring
Oltre alla metodologia pro soluto e pro solvendo esistono altri tipi di factoring. Ad esempio il factoring indiretto è un servizio finanziario che assicura l’assistenza completa ad un’impresa nella gestione dei debiti di fornitura ed una proposta di dilazione nei pagamenti. I vantaggi sono legati all’aiuto ai fornitori, gestione amministrativa semplificata e possibilità di pagamento rateale. L’opzione maturity è un servizio accessorio che garantisce il pagamento del credito alla scadenza.
Ma permette anche un’ulteriore dilazione del credito originario. Il rapporto maturity nasce da un preventivo sviluppo sul debitore ceduto che presenta un portafoglio fornitori frazionato con cui intrattiene rapporti continuativi. Dalla volontà di ottimizzare il rapporto con i propri fornitori, offrendo una soluzione finanziaria alle loro esigenze di liquidità, nasce il cosiddetto sviluppo indiretto. Sono molte le società che offrono questi servizi, quindi prima di affidarsi ad una, è sempre consigliabile valutare le varie offerte soprattutto in merito ai servizi accessori.