Ci sono tanti contribuenti che hanno un reddito così basso, per l’anno di imposta di riferimento, che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione. Oppure, pur presentando la dichiarazione dei redditi, non possono beneficiare delle detrazioni e delle deduzioni fiscali. In entrambi i casi il contribuente si trova in una situazione tale da essere definito come incapiente.
Chi sono gli incapienti, dai pensionati ai piccoli lavoratori autonomi anche senza partita Iva
La maggioranza dei contribuenti, che rientra nella categoria degli incapienti, spazia dai pensionati che percepiscono dall’INPS degli assegni mensili aventi bassi importi, ai lavoratori autonomi che, in possesso o meno di partita IVA, hanno dei bassi giri d’affari annui oppure dichiarano dei redditi annui che sono riconducibili solamente al pagamento di prestazioni occasionali.
Sono incapienti, inoltre, tutti quei contribuenti che, nell’anno di imposta di riferimento, non hanno alcun reddito da dichiarare e, di conseguenza, sono impossibilitati ad accedere agli sconti di imposta nel caso ci siano da dichiarare degli oneri deducibili o detraibili.
Perchè per il contribuente incapiente le deduzioni e le detrazioni fiscali sono off-limits
La deduzione fiscale, infatti, è fruibile solo se il contribuente ha un reddito di lordo da dichiarare e dal quale, di conseguenza, andare a sottrarre l’onere deducibile. Così come la detrazione fiscale è fruibile se, in sede di dichiarazione, il contribuente nel denunciare i redditi deve pagare delle imposte.
Sull’ammontare lordo di queste imposte, infatti, il contribuente può abbassare le tasse da pagare in forza ad eventuali oneri detraibili da dichiarare. Per chi ha accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata, tra l’altro, la maggioranza di questi oneri detraibili e deducibili sono già precaricati da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Detrazioni fiscali incapienti, il bonus ristrutturazioni si può recuperare
Nella maggioranza dei casi, come sopra spiegato, per i contribuenti incapienti le eventuali detrazioni e deduzioni fiscali, in sede di dichiarazione dei redditi, si perdono. Ma ci sono pure delle eccezioni come quella che è rappresentata dal bonus ristrutturazioni che, in alternativa alla detrazione fiscale di pari importo spalmata su più anni in sede di dichiarazione dei redditi, si può sfruttare optando per la cessione del credito ad una banca oppure per lo sconto in fattura da parte della società che effettua i lavori.
In particolare, il contribuente incapiente può recuperare il bonus ristrutturazioni, pur non avvalendosi delle detrazioni fiscali, non solo per i lavori incentivati con il cosiddetto superbonus al 110%, ma anche per tutti gli interventi che sono elencati e che sono considerati ammissibili così come è stato disposto dal decreto Rilancio. Ovverosia i bonus per l ristrutturazioni edilizie, per l’installazione di impianti fotovoltaici, per gli interventi per l’efficienza energetica e per i lavori antisismici. Ma anche per le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici e per il cosiddetto bonus facciate.
Nella stessa casistica, inoltre, rientrano pure i contribuenti forfettari per i quali si applica un regime fiscale che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva senza detrazioni. Il forfetario che ristruttura la propria abitazione può infatti sfruttare il bonus fiscale allo stesso modo di come può fare un contribuente incapiente.