Tutte le società che sono orientate al profitto, ed in particolare al conseguimento di utili da ripartire poi tra i soci, sono dette società lucrative. La maggioranza delle aziende rientra proprio nella categoria delle società lucrative, ma non sempre la costituzione della società ha come scopo, come fine, e quindi come oggetto sociale, quello di ottenere dei profitti da andare poi a ripartire tra coloro che hanno investito nel capitale di rischio.
In opposizione alle società lucrative, infatti, ci sono pure le cosiddette società mutualistiche che non hanno come scopo quello di ottenere utili per poi procedere alla ripartizione, ma quello di rispettare e di perseguire il cosiddetto principio della mutualità. Ed allora, che differenza c’è tra le società lucrative e le società mutualistiche?
Società lucrative e società mutualistiche, le caratteristiche e le differenze
Per il fine di lucro, da parte di un’impresa che esercita un’attività economica, sussiste la distinzione tra le società di persone e le società di capitali. Sia le società di capitali, sia le società di persone, puntano alla realizzazione di utili, mentre le società mutualistiche nascono per permettere ai soci di accedere a benefici che non prevedono mai la distribuzione e quindi la ripartizione di profitti.
Nel dettaglio, la società mutualistica nasce con l’obiettivo di permettere ai soci di accedere ad occasioni di occupazione con condizioni più vantaggiose, a partire dalla retribuzione, rispetto a quelle che si otterrebbero sul mercato del lavoro. Così come una società mutualistica come scopo può avere pure quello di operare con il fine di fornire ai soci l’accesso a beni ed a servizi sempre a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle offerte dal mercato.
Quali sono le società mutualistiche e quali invece sono quelle lucrative
Tra società di persone, e le società di capitali, le società lucrative sono le seguenti: le società semplici, le società a responsabilità limitata, le società in accomandita semplice, le società in accomandita per azioni, le società in nome collettivo ed anche le società per azioni. Tutte le società non costituite con il fine di lucro, invece, rientrano nella categoria delle società mutualistiche, e tra queste spiccano le società cooperative.
Cooperative, ecco le società mutualistiche per antonomasia
Le cooperative sono infatti società che, a capitale variabile, sono quelle mutualistiche per antonomasia. Ad ogni socio di una cooperativa corrisponde un voto indipendentemente dal valore della quota posseduta.
La qualificazione mutualistica di una società cooperativa è sancita, in ogni caso, dalla sua iscrizione ad apposito albo, ovverosia all’albo delle cooperative. Altrimenti non solo una società cooperativa non sarà ritenuta tale ai sensi di legge in Italia, ma non potrà nemmeno invocare e quindi accedere alle agevolazioni di settore previste dalla normativa vigente.
L’albo delle società cooperative, che risulta essere disciplinato dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 23 giugno del 2004, e da successive integrazioni, è pubblico ed è consultabile proprio dal sito Internet del MiSE. La gestione dell’albo, ed il relativo aggiornamento, è invece a cura di InfoCamere. Ovverosia da parte della società consortile di informatica delle Camere di Commercio Italiane.