In Italia molti atti che sono redatti in forma scritta scontano ai sensi di legge l’imposta di bollo che, a seconda dei casi, può essere proporzionale oppure fissa. Nella maggioranza dei casi l’imposta viene assolta tramite l’apposizione di un contrassegno telematico che è noto proprio come marca da bollo.
Ma ci sono pure casi in corrispondenza dei quali l’imposta di bollo non viene assolta attraverso l’apposizione di un contrassegno telematico. Questo accade, per esempio, per l’imposta di bollo che è dovuta dalle persone fisiche ai sensi di legge sulle giacenze annue sui conti correnti superiori alla soglia dei 5.000 euro.
L’imposta di bollo assolta con il contrassegno telematico e con il tramite di un intermediario
Ma detto questo, come si paga l’imposta di bollo all’Agenzia delle Entrate? Al riguardo c’è da dire che, quando la tassa viene assolta con il contrassegno telematico, il pagamento dell’imposta di bollo all’Agenzia delle Entrate avviene sempre per il tramite di un intermediario abilitato come lo è il tabaccaio.
Per esempio, attualmente ai sensi di legge tutte le fatture e tutte le ricevute fiscali dove non viene addebitata l’imposta sul valore aggiunto (Iva), e per le quali l’importo supera i 77,47 euro, scontano l’apposizione di una marca da bollo da 2 euro. Pagando, in tabaccheria sarà possibile chiedere l’emissione del contrassegno telematico da 2 euro da apporre sul documento.
Come si paga all’Agenzia delle Entrate l’imposta di bollo sulle cambiali
Tra i casi più comuni, che sono legati proprio all’obbligo di pagamento dell’imposta di bollo, spicca la tassa che è dovuta ai sensi di legge sulle cambiali. In tal caso, infatti, sul retro della cambiale dovrà essere apposto il bollo il cui valore è pari al 12 per mille della somma sottoscritta con il titolo di credito. E questo vale, in particolare, quando si tratta di cambiali tratte, mentre per i vaglia cambiari l’imposta di bollo è all’11 per mille. Anche in questo caso l’imposta di bollo all’Agenzia delle Entrate sulle cambiali viene pagata tramite l’emissione del relativo contrassegno telematico da parte di un intermediario abilitato.
Come si paga l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
Pur tuttavia, ci sono altri casi in corrispondenza dei quali il pagamento dell’imposta di bollo all’Agenzia delle Entrate non avviene per il tramite un intermediario abilitato. ll caso più eclatante è rappresentato dal pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. In tal caso, infatti, il versamento dell’imposta di bollo non si effettua in tabaccheria, ma è direttamente l’Agenzia delle Entrate a calcolare l’importo della tassa da pagare tramite apposita procedura web che è presente sul portale ‘Fatture e Corrispettivi‘.
Indicando l’Iban, l’Agenzia delle Entrate preleverà l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche direttamente dal conto corrente del contribuente. Oppure, in alternativa, il contribuente potrà versare l’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche utilizzando il modello F24 con la trasmissione che dovrà essere rigorosamente in modalità telematica.
In generale, quando il pagamento dell’imposta di bollo non avviene tramite gli intermediari abilitati, la tassa da parte del contribuente può essere versata e quindi assolta in modalità virtuale.