Assunzione tirocinante: caratteristiche e informazioni

tirocinio

Il tirocinio consiste in un periodo di formazione che si svolge nel contesto di un’attività lavorativa e rappresenta un percorso che favorisce l’inserimento dei giovani del mondo del lavoro.

Molte volte, si tende a confondere il tirocinante con l’apprendista o con lo stagista. Il tirocinio non si configura come rapporto di lavoro, a differenza dell’apprendistato. Lo stage è molto simile al tirocinio, ma se lo stagista accede in modo volontario alla formazione, il tirocinante è spesso obbligato a farla per intraprendere un percorso professionale.

Le due tipologie del tirocinio

Il primo tipo di tirocinio è denominato curriculare ed è riservato agli studenti facenti parte del programma di studio a cui sono iscritti. Più che per trovare lavoro, i tirocinanti svolgono l’attività lavorativa con lo scopo principale di completare gli studi.

Il secondo tipo di tirocinio è chiamato extracurriculare e si rivolge a chi non ha studi da completare. In questo caso, l’obiettivo è acquisire competenze specifiche per avere maggiori possibilità di occupazione. Tale tirocinio segue le linee guida di competenza delle Regioni e delle Province autonome. A livello nazionale sono comunque definiti degli standard contenuti nelle “Linee guida in materia di tirocini”.

Il tirocinio extracurriculare può essere d’orientamento o formativo se si rivolge a persone che hanno concluso gli studi al massimo da 12 mesi e sono alla ricerca di un lavoro. Oppure, d’inserimento o reinserimento al lavoro se è rivolto a chi non ha mai lavorato che abbia terminato gli studi da oltre 12 mesi, ma anche ai disoccupati (compresi i lavoratori in mobilità). O ancora, a favore di particolari categorie disagiate o svantaggiate.

Esistono altri due tipi di tirocinio extracurriculare: il praticantato necessario per l’iscrizione ad Ordini e Albi professionali che ha regole stabilite dai singoli Ordini; i tirocini a favore degli immigrati extracomunitari con permesso di entrare in Italia a lavorarare.

Il contratto di tirocinio

Per attivare un tirocinio è necessaria una convenzione tra un soggetto promotore (università, scuola superiore, Centro per l’Impiego, centro di formazione professionale; consulente del lavoro; cooperativa sociale) e un soggetto ospitante (impresa, studio professionale, cooperativa, fondazione, ente pubblico) con un piano formativo.

I suddetti soggetti nominano un tutor ciascuno per definire le condizioni organizzative e didattiche, monitorare lo stato di avanzamento del percorso formativo, garantire l’attestazione dell’attività svolta.

Requisiti dei tirocinanti

Non esiste un requisito anagrafico per partecipare a un tirocinio. Ma in base all’età del tirocinante viene scelto il tirocinio praticabile e la durata massima dello stage.

Il tirocinio può essere svolto da disoccupati, inoccupati o a rischio disoccupazione; fruitori di misure di sostegno al reddito in costanza di un rapporto di lavoro; occupati ma in cerca di un altro lavoro; disabili (legge n. 68/199); soggetti svantaggiati (legge n. 381/1991); persone disagiate in quando trattate psichiatricamente, per tossicodipendenza, per alcolismo; condannati penalmente, facenti parte del programma di protezione internazionale e sia titolare dello status di rifugiato e di protezione sussidiaria, sia stato vittima di violenza o grave sfruttamento da parte di organizzazioni criminali, sia titolare di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari, sia stato vittime di tratta degli esseri umani.

La durata del tirocinio

Il tirocinio extracurriculare dura almeno due mesi. Per il tirocinio formativo e di orientamento la durata è sei mesi; 12 mesi per il tirocinio di inserimento o reinserimento e per quello dedicato ai soggetti svantaggiati; 24 mesi per il tirocinio a favore di soggetti disabili.

Non essendo un effettivo rapporto di lavoro, il tirocinio non prevede licenziamenti o dimissioni, ma sono possibili sospensioni e interruzioni.

Il tirocinio può essere interrotto dal tirocinante previo comunicazione motivata ai turor. Soggetto promotore e soggetto ospitante possono farlo solo in gravi casi di inadempienza o di chiara impossibilità di raggiungere gli obiettivi formativi. In nessun caso è previsto un preavviso.

Il tirocinio può essere sospeso in caso di malattia, infortunio o maternità del tirocinante, ma può riprendere in seguito per il periodo rimanente.

L’assenza per malattia prevede l’avviso del tirocinante ai tutor, non essendo retribuita, non è obbligato alla presentazione di un certificato medico giustificativo.

La retribuzione del tirocinio

Il tirocinio non prevede una retribuzione, tanto meno contributi previdenziali e TFR. Il tirocinante presente per almeno il 70% della durata ha diritto a un’indennità di almeno 300 euro lordi al mese. Tale indennità viene corrisposta se il tirocinante è presente per almeno il 70% del periodo di riferimento.

Il tirocinio non è cumulabile con l’indennità di disoccupazione, ma l’Inps ha stabilito come eccezione lo svolgimento di tirocini attivati nell’ambito del programma Garanzia Giovani.

Qualora non venga corrisposta per il tirocinio l’indennità minima prevista, il soggetto ospitante sarà sanzionato con una multa tra 1.000 e 6.000 euro. Il tirocinante deve essere tutelato dall’Inail e sipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi.

I limiti di impiego del tirocinio

Il soggetto ospitante può accogliere un numero di stagisti differenze a seconda del numero dei suoi lavoratori a tempo indeterminato: non più di 1 fino a 5 dipendenti; non più di 2 da 6 a 20 dipendenti; non più del 10% dei dipendenti oltre i 20. Per le cooperative i limiti sono meno stringenti.

Sono esclusi dal tirocinio, i tirocinanti non in possesso dei requisiti richiesti, per lo svolgimento di attività ripetitive o comunque prive di carattere formativo; nel caso di lavori che richiedano una formazione preliminare; in sostituzione di un lavoratore a tempo indeterminato; in caso di un precedente rapporto di lavoro o collaborazione col tirocinante.

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Nato a Milano nel 1971 ma campano d'adozione, ho sempre avuto una grande passione per la scrittura, pur lavorando come libero professionista in altri settori. La scoperta del Web Copywriting e il vasto quanto complesso mondo della SEO mi ha conquistato, tanto da aver intrapreso un lungo percorso di formazione a aver trasformato un hobby in una fonte primaria di guadagno. Sono stato per anni coordinatore della redazione per CentroMeteoItaliano.it, ho collaborato con Money.it, con Notizieora.it e con BlastingNews.com.