Agevolazioni per giovani imprenditori sono chance che spesso non si possono perdere. Ecco quelle che sono a disposizione attualmente.
Agevolazioni per giovani imprenditori: Resto al Sud
Il Bando Resto al Sud è sempre stato rivolto agli imprenditori che volessero aprire un’attività nel Mezzogiorno. Infatti, sostiene la nascita e la crescita di attività con sede in Sicilia, Calabria, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Puglia, Molise e Campania. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Nel 2021 a differenza degli altri anni è stato la platea dei richiedenti si è ampliata. Infatti, possono richiedere accedere a questo bando, gli imprenditori fino a 55 anni di età. Questa è una vera e propria novità perché ha innalzato il valore età da 45 a 55 anni. Le agevolazioni coprono tutte le spese relative allo start-up e cioè all’avvio dell’idea imprenditoriale. Comunque, si tratta del 50% del totale dell’investimento a fondo perduto. Mentre l’altra metà è erogato con prestito a tasso zero, garantito dal Fondo per le PMI. Online è disponibile l’app di Resto al Sud per conoscere tutte le informazioni come procedere alla richiesta del Fondo. Infine il fondo è gestito da Invitalia.
Agevolazioni per giovani impreditori: Smart e Start
Rispetto al Bando precedente, questo potremmo definirlo più settoriale. Infatti, è rivolto principalmente alle imprese che operano nel settore della tecnologia. Oggi, più che mai, vi è proprio bisogno di maggiore tecnologia, perché stiamo vivendo l’era della digitalizzazione. Meno contatti fisici e decisamente più pc, connessioni online, smartphone e social. Quindi, le attività che possono accedervi sono quelle che si occupano di offrire bene e servizi:
- ad alto contenuto innovativo e tecnologico;
- possono essere considerati come parte integrante dell’economia digitale;
- la ricerca e sviluppo è essenziale, anche con uso di spin-off.
Per il bando Smart e Start la risorsa finanziaria a disposizione è pari a 200 milioni di euro. Mentre le spese finanziabili vanno da 100 mila ad un tetto massimo di un milione e mezzo di euro. Rientrano quindi sia le spese per i macchinari, ma anche quelli di gestione dell’attività stessa. Grazie ai finanziamenti europei, tutti gli Stati stanno sfruttando la possibilità di crescere in questo settore, che come si è sempre più dimostrato in questi periodi di pandemia, è diventato fondamentale. Il digitale unisce ciò che fisicamente non è possibile.
Agevolazioni per giovani imprenditori: il Bando Cultura Crea
Tre le altre agevolazioni per giovani imprenditori vi è il bando Cultura Crea. La nuova versione del bando è partita il 26 aprile 2021. Tutto è contenuto nel Decreto Ministeriale del Mibact del 10 Dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 40) il 17 febbraio scorso, che va a modificare il vecchio DM dell’11 Maggio 2016, introducendo modifiche ed integrazioni all’incentivo. Questo bando è rivolto al sostegno di idee imprenditoriali nel campo dell’industria culturale-turistica. Possono pertanto richiedere l’accesso al bando tutte le micro, piccole e medie imprese dell’industria cultuale e creativa. Sono inclusi i team di spettacolo, della promozioni di prodotti tipici, offerta turistica e valorizzazione di idee dei soggetti facenti parte del terzo settore. Anche se in questo caso si parla di un settore fortemente colpito, in questo periodo, va sostenuto. Iniziative di questo tipo possono appunto stimolare il turismo sopratutto delle regioni del Sud Italia.
Bando Garanzia Giovani: Selfiemployment
Questo bando è un pò particolare. E’ rivolto ai NEET, acronimo che sta per Not in Education, Employment or Training. In altre parole tutti i disoccupati che hanno una forte attitudine al lavoro autonomo e che hanno voglia di iniziare un’attività. Si tratta di un finanziamento agevolato, al tasso dello 0%, fino a 50 mila euro. Possono chiedere i finanziamenti:
- imprese individuali; società di persone; società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci:
- costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive
- non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni
- associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.
In altre parole, se nessuno ti dà il lavoro, è ora di costruirtelo da te. Infatti, i campi di applicazione sono tra i più svariati, dalla produzione di prodotti per la cura della persona, al risparmio energetico e risorse rinnovabili. Ed ancora dal settore manifatturiero a quello dei servizi. Gli unici che sembrano esclusi sono i settori della pesca, agricoltura e gioco come lotterie, scommesse e similari. Se si vuole ripartire, è ora il momento di farlo.