Il libretto famiglia INPS è uno degli strumenti utilizzati per pagare le prestazioni di lavoro occasionale. A differenza del contratto di prestazione occasionale, il libretto famiglia si rivolge alle persone fisiche, non nell’esercizio di attività professionale o d’impresa, quindi, non a soggetti professionali. Tale strumento è utilizzato dai committenti per pagare le prestazioni lavorative non continuative, ma sporadiche per un massimo di 280 ore (140 ore con lo stesso cliente), per le quali non sono tenuti a seguire il coordinamento o le direttive del committente. Ovvero in assenza di un vincolo di subordinazione.
Le attività lavorative occasionali che si possono retribuire con il libretto famiglia INPS
- Piccoli lavori domestici (giardinaggio, pulizia, cucina, etc.;
- assistenza domiciliare ai bambini e agli anziani ammalati o con disabilità;
- ripetizioni (lezioni private).
Il libretto famiglia può essere utilizzato anche dalle società sportive professionistiche che fruiscono delle attività degli steward negli impianti sportivi, entro limiti economici specificamente individuati.
Libretto famiglia INPS: come funziona e registrazione
Il libretto famiglia è nominativo e prefinanziato, composto da titoli di pagamento per un importo di 10,00 € cadauno che hanno la funzione di compensare la prestazione occasionale ricevuta per una durata massima di un’ora. Gli utilizzatori di tale strumento, solo persone fisiche, possono acquistarlo gratuitamente e caricarlo per effettuare i pagamenti al prestatore, tramite F24 modello Elide, con casuale LIFA, in banca o in un ufficio postale oppure attraverso il “Portale dei pagamenti” presente sul sito INPS utilizzando la carta di credito/debito o il bonifico.
Sia l’utilizzatore che il prestatore d’opera o servizio, prima di avviare una prestazione occasionale devono registrarsi sul sito dell’INPS, accedendo poi, alla sezione Prestazioni e Servizi – Prestazioni di lavoro occasionale: libretto famiglia. Come? Accedendo con le credenziali digitali: SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Carta d’identità elettronica(CIE). In alternativa, entrambi i soggetti possono registrarsi telefonando al Contact center o rivolgendosi ai patronati o agli intermediari abilitati.
La comunicazione della prestazione
Al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa, l’utilizzatore è tenuto a fornire i dati identificativi del prestatore;
il compenso pattuito; il luogo di svolgimento della prestazione; la durata; l’ambito di svolgimento e le altre informazioni per la gestione del rapporto. Simultaneamente alla comunicazione effettuata dall’utilizzatore, al prestatore viene notificata la stessa tramite sms o mail.
Entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale provvede all’erogazione dei compensi stabiliti nella modalità scelta dal prestatore al momento della registrazione.
Lo svolgimento di prestazioni occasionali da parte dei pensionati nell’ambito del Libretto Famiglia, così come per il Contratto di prestazioni occasionali, (esempio: le prestazioni retribuite con il bonus baby-sitting) può determinare la mancata cumulabilità del trattamento pensionistico con i redditi da lavoro, con l’effetto di sospendere la pensione (esempio: pensione quota 100; pensione ai lavoratori c.d. precoci) o ridurne l’importo in pagamento (esempio: trattamenti previdenziali di invalidità, pensioni ai superstiti, etc.).
Libretto famiglia INPS: limiti economici
Abbiamo già detto che il libretto famiglia è uno strumento utilizzato per retribuire l’opera o il servizio prestato occasionalmente da un lavoratore (soggetto non professionale). Tutte le prestazioni di lavoro occasionale hanno dei limiti economici con riferimento all’anno civile di svolgimento della prestazione relativa, ecco quali sono:
- Ogni prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, può ricevere compensi per un ammontare totale di massimo di 5.000 euro;
- Ogni utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, può elargire compensi per un ammontare totale di massimo di 5.000 euro;
- Per le prestazioni totali fornite da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, il tetto massimo dei compensi non può superare i 2.500 euro.
Gli importi relativi ai compensi percepiti dal prestatore, sono da considerarsi al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione.
Il compenso per determinate categorie di prestatori
La misura del compenso è calcolata sulla base del 75% del suo effettivo importo, esclusivamente nel rapporto tra ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per le seguenti categorie di prestatori:
- titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
- studenti di età inferiore ai 25 anni;
- disoccupati;
- titolare di prestazioni di sostegno del reddito.
Pertanto, i limiti di compenso complessivo, riferiti a ciascun singolo prestatore, sono sempre da considerare nel loro valore nominale. Diversamente, un singolo utilizzatore, ai fini del rispetto del limite economico potrà computare nella misura del 75% i compensi erogati a favore dei lavoratori appartenenti alle categorie sopra indicate.
Non si può ricorrere a prestazioni di lavoro occasionali da parte di lavoratori con i quali l’utilizzatore abbia in corso, o abbia avuto negli ultimi sei mesi, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa (tranne che si tratti di prestazioni retribuite tramite bonus babysitting COVID 19).
Il prestatore ha diritto all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata INPS e all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Del valore nominale di 10 euro di ogni titolo di pagamento, 8 euro costituiscono il compenso del prestatore, 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL, e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.