Per Esterometro si intende la Comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere di cessione di beni e prestazioni di servizio. Operazioni ricevute ed effettuate da e verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.
Esterometro: cos’è e a cosa serve
La prima scadenza in vista è quella del 30 aprile 2021. In realtà tutte le comunicazioni vengono effettuate trimestralmente in relazioni alle operazioni trasfrontaliere effettuate. Nella comunicazione sono da escludersi quelle documentate da bolletta doganale o fattura elettronica. Secondo la legge di bilancio n.178/2020 si è prevista l’abrogazione di questo adempimento. Infatti, le transazioni transiteranno tramite il Sistema di Interscambio Sdl. A partire dal primo gennaio 2022, i dati delle operazioni con l’estero utilizzeranno il suddetto sistema. Si tratta di un sistema capace di:
- effettuare controlli sui file ricevuti;
- ricevere la fatture come già utilizzato dal sistema elettronico;
- inoltrare le fatture verso la pubblica amministrazione o i destinatari privati.
Come abbiamo detto, la scadenza in vigore per quest’anno è il 30 aprile. Ma facciamo il punto della situazione sulle istruzioni, compilazioni e trasmissione all’Agenzia delle entrate.
Esterometro 2021: tutte le scadenze dell’anno
In attesa del 2022 è opportuno indicare tutte le scadenze che devono essere fino ad oggi rispettate. Secondo quanto stabilisce l’art 1, comma 3 del dlg n.127 del 2015: “I soggetti passivi trasmettono telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche secondo le modalità indicate dalla legge. La trasmissione telematica è effettuata trimestralmente entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento“. In merito a questo le scadenze da ricordare sono:
- primo trimestre: 30 aprile;
- secondo trimestre: 2 agosto;
- terzo trimestre: 2 novembre;
- quarto trimestre: 31 gennaio 2022.
L’Agenzia delle entrate ha fornito una guida completa sulla compilazione dell’esterometro.
Esterometro: i codici previsti dell’Agenzia delle entrate
I dati da fornire all’Ade per l’esterometro seguono dei codici ben stabiliti, in merito al tipo di documento. E sono:
TDO1 per le fatture;
TDO4 per le note di credito;
TDO5 per la nota di debito;
TD10 la fattura di acquisto intercomunitario di beni;
TD11 fattura di acquisto intercomunitario di servizi;
TD12 documento riepilogativo art6 d.P.R 695/1996.
In particolare in merito al codice TDO1 si intende le operazione in regime di IVA ordinaria. Il C/P (Cedente/Prestatore), entro dodici giorni dal momento di effettuazione dell’operazione1, emette una fattura nei confronti delC/C (Cessionario/Committente).
Quali sono gli altri dati da comunicare?
Oltre ai codici previsti, ci sono altri dati da comunicare. Tra questi: i dati identificativi del cedente/prestatore e del cessionario/committente. Ma anche la data ed il tipo di documento da inviare, la data di registrazione il numero del documento e la base imponibile. Infine, l’aliquota IVA o l’eventuale altra imposta da applicare. In caso di omesso, errato o tardivo invio la sanzione prevista ammonta a 2 euro per ciascuna fattura, entro il limite di mille euro per trimestre. Però la sanzione viene ridotta della metà, entro il limite massimo di 500 euro, se la trasmissione è affettuata entro i quindici gionri successivi alla scadenza, ovvero se nel medesimo trimestre è effettuato la trasmissione corretta dei dati. Il versamento della sanzione deve essere fatto attraverso il modello F24, utilizzando il codice tributo 8911.
Il caso della Gran Bretagna
Dal primo gennaio 2021 le operazioni con operatori della Gran Bretagna non sono considerabili come “scambi intracomunitari”. Infatti, nello specifico è stata prevista una regolamentazione per il periodo transitorio relativo alle operazioni a cavallo tra i due anni: 2020-2021. Del resto la Brexit ha cambiato il modo degli scambi tra Paesi europeri e la Gran Bretagna, di cui gli effetti non sono ancora ben chiari.