La traduzione letterale della parola inglese “startup”, in italiano significa “avviare”. In economia questo termine indica un’impresa emergente basata sull’innovazione, ovvero un’organizzazione creata di recente con un modello di business che le permette di crescere rapidamente, con l’obiettivo di divenire una grande impresa scalabile, ripetibile e temporanea.
Startup: le quattro caratteristiche
La startup nasce per la risoluzione di un problema, fino a quel momento insoluto. Le caratteristiche di una startup, come già accennato, sostanzialmente sono quattro. La replicabilità del modello di business, in quanto può essere riproposto in diverse zone geografiche e in differenti periodi temporali, senza la necessità di apportare modifiche rilevanti. La scalabilità, ovvero la capacità della startup di aumentare le sue dimensioni e il suo giro d’affari in modo esponenziale con l’utilizzo di poche risorse. L’innovazione di processo e di prodotto, ovvero la capacità di soddisfare un bisogno rimasto ancora tale o un bisogno che potrebbe divenire tale. La startup nasce, quindi, per creare o sconvolgere un mercato. La temporaneità, in quanto è solo la prima fase di un percorso aziendale di crescita che porterà la startup a divenire una grande impresa.
Startup e azienda: differenza
Sostanzialmente, la differenza tra una startup e un’azienda è che quest’ultima rappresenta un’impresa già avviata e affermata. L’obiettivo di un’azienda è mantenere il proprio status ottenuto e continuare a produrre per generare profitti. Le startup e le aziende hanno più o meno gli stessi obiettivi, ma le scelte sono molto diverse. Spesso, le startup vengono acquisite dalle grandi aziende, come se fossero dei piccoli centri di ricerca che sfruttano l’innovazione e risorse nettamente inferiori a quelle impiegate dalle imprese per crescere velocemente.
L’articolo 2195 del codice civile definisce l’impresa: un’attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi. Da tale definizione si evince palesemente la diversità tra azienda e startup.
Tipologie di startup
Qual è la classificazione delle startup? Esistono varie tipologie a seconda dei parametri utilizzati. Con riferimento alla qualità del bene prodotto o del servizio offerto, esse sono catalogate in visionarie, innovative oppure ordinarie.
Con riferimento al mercato o al segmento di appartenenza sono classificate in startup MedTech in ambito medico, FinTech in ambito finanziario, FoodTech in ambito di cibo e bevande, viaggi in ambito turistico, fashion nell’ambito dell’abbigliamento, digitali nell’ambito digitale.
Un’altra classificazione delle startup è stata fornita dal guru della Silicon Valley, Steve Blank. L’imprenditore riconosciuto come uno dei massimi studiosi di queste imprese emergenti e innovative, le colloca nelle seguenti categorie:
- Lifestyle: nella quale gli imprenditori lavorano per portare avanti le loro passioni;
- Di piccole dimensioni: società poco redditizie costituite da imprenditori che assumono familiari e amici come dipendenti;
- Scalabile: costituita per essere grande, da imprenditori che vogliono rivoluzionare il mondo;
- Acquisibile: società che può generare alti profitti, ma che rischiano di essere acquisite con poco per necessità di capitali;
- Sociale: nella quale lo startup manager si pone l’obiettivo di migliorare il mondo;
- Grandi startup company: dove si persegue l’innovazione o si rischia di fallire;