L’attesa è finita, la bozza del Decreto Sostegni è stata approvata dal Consiglio dei Ministri, venerdì 19 marzo 2021. Adesso, si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tra le tante misure previste, il prolungamento dell’indennità di disoccupazione, che riguarda sia la Naspi che la Dis-Coll. La proroga per entrambe le indennità di disoccupazione, verrà sostituita da tre rate mensili del reddito di emergenza.
La proroga Naspi 2021 riguarda chi ha terminato l’indennità di disoccupazione tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 e che non siano titolari di:
- Un contratto di lavoro subordinato, fatta eccezione per il contratto intermittente senza diritto di indennità di disponibilità;
- Un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
- pensione diretta o indiretta.
Il REM ottenuto in sostituzione della Naspi scaduta, non è compatibile con le altre indennità previste dal Decreto Sostegni, è invece, compatibile con l’assegno ordinario di invalidità e altre prestazioni della stessa natura giuridica. A differenza del reddito di emergenza classico, quello che prende il posto della proroga Naspi, non è soggetto ai requisiti di patrimonio e di reddito.
Naspi 2021: nuovi requisiti
Cambiano i requisiti per accedere alla Naspi e relativi all’indennità di disoccupazione concessa tra la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni e il 31 dicembre 2021. Infatti, non sarà necessario aver svolto almeno 30 giornate di lavoro negli ultimi 12 mesi precedenti al periodo di disoccupazione.
La Naspi è una misura di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente o che si sono dimessi per giusta causa, comprese le seguente categorie:
- Apprendisti;
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le cooperative stesse;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti delle pubbliche amministrazioni a tempo determinato.
Sono escluse dalla Naspi le seguenti categorie di lavoratori:
- Dipendenti delle pubbliche amministrazioni a tempo indeterminato;
- Operai agricoli, sia a tempo indeterminato che determinato;
- Lavoratori extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
- Lavoratori in possesso dei requisiti necessari per accedere al pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- Lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, nel caso non optino per la Naspi.