Un antico proverbio latino recita “Facta lex inventa fraus“. Tradotto in lingua italiana “Fatta la legge, trovato l’inganno“. Esistono sempre le persone che si cimentano nel trovare il giusto espediente per aggirare una legge e trarne profitto in qualche modo.
A questo proposito, in questo articolo ci occuperemo dei furbetti del cashback e della stretta contro di loro che, il Ministero dell’Economia e PagoPa stanno mettendo a punto attraverso nuove misure di controllo. Gli autori di truffe e raggiri smascherati ai danni del sistema saranno puniti, con il rischio di venire esclusi definitivamente dalla possibilità di accedere ai rimborsi previsti.
Ma chi sono i furbetti del cashback?
I furbetti del cashback, in questo caso non sono soggetti che agiscono illegalmente. Semplicemente, adottano la strategia di frazionare i pagamenti anche in piccolissimi importi, al fine di raggiungere il limite minimo di transazioni che consente di accedere al bonus del 10%. Tuttavia, PagoPa e il Ministero dell’Economia considerano una sorta di abuso questo comportamento, per questo motivo si va incontro a un cambiamento del decreto attuativo, vietando questa pratica che, non sembra comunque essere molto diffusa.
Coloro che violeranno la futura misura, rischieranno di essere estromessi dal programma cashback, perdendo la possibilità di accedere ai rimborsi. Si potrebbe ricorrere ad alcuni blocchi sull’App Io, per esempio, accettando solo una micro-transazione, ma per stabilire cosa sia considerata tale, sarà necessario quantificarne l’importo.
Il programma cashback
Le norme del piano “cashback“, termine inglese la cui traduzione letterale è “soldi indietro“, sono entrate in vigore in Italia dal 1° gennaio 2021. Il provvedimento si pone l’obiettivo di limitare la circolazione dei contanti, evitare il nero (pagamenti senza rilascio di ricevuta) per contrastare l’evasione fiscale, incentivando i consumatori a utilizzare gli strumenti di pagamento elettronici, riconoscendo loro, un rimborso sui relativi acquisti effettuati.
Il bonus cashback è pari al 10% dell’ammontare delle transazioni effettuate, a condizione che il numero di esse non sia inferiore a 50 per ogni semestre. Il tetto massimo per il rimborso è fissato a 150 euro, ovvero il 10% di 1.500 euro. Sono stati indicati tre periodi per i rimborsi: dal 1° gennaio al 30 giugno 2021; dal 1° luglio al 31 dicembre 2021; dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022.
E’ bene ricordare, che esiste anche un supercashback, ovvero un rimborso pari a 1.500 euro, a cui concorreranno i primi 100mila registrati al piano cashback che abbiano compiuto almeno 50 transazioni nel semestre. Il limite minimo di pagamenti elettronici effettuati è stato introdotto per incentivarne il numero e non la consistenza del pagamento. Entro 60 giorni dalla fine di ogni semestre verrà erogato il rimborso del cashback e del supercashback.
Cashback: sono conteggiati gli acquisti online?
Nel piano cashback non sono inclusi gli acquisti online, in quanto non è possibile pagare in nero, tutti gli acquisti sui siti e-commerce sono tracciati. Tuttavia, acquistando una gift card al supermercato da utilizzare per gli acquisti presso una catena, come Amazon per esempio, o una carta prepagata usa e getta comprata nei negozi fisici con pos e abbinata a un circuito di pagamento, allora si ha diritto al cashback.
Addirittura, in questo è possibile ricevere il bonus cashback due volte, quindi ottenere il 20% del rimborso sugli acquisti. Infatti, il primo bonus si ottiene acquistando la carta prepagata tramite pagamento elettronico, il secondo per le transazioni effettuate tramite la carta stessa.
Aderire al cashback
L’adesione al piano caskback deve essere effettuata tramite iscrizione a IO.it, l’app di PagoPa, con lo SPID o con la CIE. Oppure si può partecipare al programma, senza bisogno di utilizzare il Sistema pubblico di Identità Digitale o la Carta d’Identità Elettronica, tramite i sistemi disponibili presso banche e istituti di pagamento convenzionati con PagoPa (Satispay, App Bancoposta, App Postepay, App Sella, Enel X Pay, Hype, Nexi Pay, Yap, Flowe, Unicredit).
Nel corso della registrazione, dovrà essere inserito il proprio codice fiscale e l’utente dovrà indicare gli strumenti di pagamento elettronici di cui intende usufruire, oltre le coordinate bancarie (IBAN) sui ricevere l’erogazione del bonus cashback. Per non incorrere in errori è necessario fare attenzione ad attivare le carte registrate sulla app IO per aderire al cashback.
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