Bonus verde: la guida per conoscere le spese detraibili

Il Bonus verde è stato prorogato anche quest’anno. E dopo un anno di pandemia, terrazzi e balconi sono diventati davvero importanti. Ma come si possono ristrutturarli e detrarre le spese?

Bonus verde: cos’è e come funziona

Nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2019 n.305 è stato reso noto il Decreto Milleproroghe. Il Decreto ha dato attuazione al cosiddetto Bonus Verde. A dare ulteriore chiarimenti ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un detrazione IRPEF del 36%, sulle spese sostenute nel 2020 e 2021 per alcuni tipi di interventi. Tra questi rientrano:

  • realizzazione di copertura a verde e di giardini pensili;
  • grandi potature;
  • sistemazione a verde di aree scoperte privati di edifici esistenti. Ma anche che unità immobiliari, recinzioni e pertinenze, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi.

Rientra anche la messa a dimora di piante, arbusti e alberi in giardino e terrazzo. Ma anche la stesura di manti erbosi, prati, coperture a verde come pensiline e pergolati.

Bonus verde: Chi ha diritto alla detrazione?

Per beneficiare della detrazione i contribuenti devono possedere o detenere, sulla base di un titolo legale, l’immobile sulla quale saranno effettuati gli interventi che interessano il bonus verde. Con l’espressione “Titolo idoneo” si fa riferimento all’esserne proprietario per atto di compravendita, o altri titoli come l’usufrutto, donazione, testamento o locazione.

Tuttavia, qualsiasi sia il titolo deve essere allegato al momento in cui si fa richiesta di accesso al bonus. A questo punto + bene fare anche una precisazione, per chi vive in condominio. Possono essere detraibili anche le spese sostenute dal condominio, per la sistemazione a verde, delle parti in comune; oppure il singolo condomino per le parti di quota a lui imputabili.

Esiste un tetto massimo di spesa detraibile?

La detrazione massima richiedibile è di 1.800 euro. Questo perché è stato fissato un importo massimo di spesa pari a 5 mila euro. Pertanto, calcolando il 36% di 5 mila euro, il calcolo è matematico. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo per una periodo massimo di 10 anni. Le spese che possono essere deducibili, inoltre, devono comprendere anche le spese di manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Gli interventi devono essere di natura straordinaria. Inoltre, la detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per:

  • la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati
  • i lavori in economia o da fai da te.

Come effettuare i pagamenti?

Un altro elemento che è bene precisa a questo punto è la modalità con cui effettuare i pagamenti. Le spese inoltre, devono essere tutte tracciabili. Quindi, ciò vuol dire che ci deve essere la regolare fattura da parte di chi sta offrendo o svolgendo i lavori. Ma sono ivi inclusi anche i fiorai, vivai e fornitori di materiali. Ma è anche presentare la tracciabilità del pagamento avvenuto tramite bonifici postali o bancari, carte di credito, PostePay ed ogni altro mezzo legale ed idoneo a verificare l’avvenuto saldo. Quindi, è totalmente da escludere l’uso del contante per qualsiasi tipo di pagamento.

Possono richiedere il bonus verde i condomini?

Anche ai condomini spetta il bonus verde per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. Anche in questo caso, ogni condominio, può richiedere un importo massimo complessivo di 5 mila euro per unità a uso abitativo. Il singolo condominio ha diritto alla detrazione per la parte spettante alla sua quota di proprietà. A questo punto è compito dell’ Amministratore di condomino verificare sia la regolarità dei versamenti, sia l’intera procedura per scaricare le quote a lui spettanti.

Alcune domande & risposte frequenti

Una delle domande più frequenti riguarda il bonus verde, fa riferimento a cosa succede se l’immobile viene venduto? La risposta è molto semplice. In questo caso il diritto alla detrazione viene trasferito dal vecchio al nuovo proprietario, salvo diverso accordo. Il nuovo proprietario, può usufruire dell’agevolazione per il resto dei tempo in cui viene concesso. Altra domanda frequente è: cosa succede se un soggetto ha più immobili di proprietà? Il bonus verde è riferito all’immobile e non alla persona titolare o proprietaria di altro diritto. Pertanto, ogni persona fisica può sommare le detrazioni per le spese sostenute su ciascun immobile di cui è proprietario.

Qualche piccolo consiglio

Un piccolo consiglio da dare al contribuente è quello di conservare la documentazione presentata per la richiesta del bonus verde. In particolare:

  • tutte le fatture provenienti dai fornitori. Le fatture devono contenere il codice fiscale del soggetto beneficiario, la descrizione del tipo di intervento e l’importo;
  • copia di tutti i pagamenti (ad esempio le distinte dei bonifici);
  • Autocertificazione che le spese non eccedano il limite massimo richiesto;
  • nel caso di condominio, l’attestazione da parte dell’amministratore che ha provveduto ad adempiere a tutti gli obblighi di legge e che certifichi l’ammontare delle spese sostenute e le quote per ogni singolo condomino.

Beh una cosa è certa, grazie a questo bonus verde potremmo assistere ad un rifiorire di balconi, terrazzi e condomini. E se questo viene richiesto da molti proprietari immobiliari, potremmo vedere belle città colorate e piacevoli da vivere.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1665 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.