Secondo Istat, nel 2015 sono state 375 mila le nuove imprese avviate, che rispetto all’anno precedente sono aumentate del 18,6%.
I dati resi noti dal Report, inoltre, specificano che nel 55% dei casi sono lavoratori in proprio, corrispondenti a 209 mila persone per poco meno di 200 mila imprese mate senza dipendenti, mentre nel restante 44,2%, che riguarda 166 mila persone e 150 mila imprese, si tratta di imprenditori che hanno avviato un’attività con alcuni dipendenti.
Questo aumento deriva da diversi fattori, e tra questi sicuramente ci sono gli sgravi contributivi e l’introduzione del Jobs Act. Inoltre, altri elementi che emergono sono la minor incidenza di giovani (-2,2%), ma anche un maggiore orientamento verso i settori ad alto contenuto tecnologico e un maggiore livello di istruzione, con un aumento dell’1,4% di laureati.
Ciò che emerge ulteriormente è la crescita dell’età media di chi per la prima volta fonda un’azienda o un’impresa.
Nel 2015 solo il 35,2% dei nuovi lavoratori in proprio e il 24,9% degli imprenditori con nuova attività con dipendenti hanno meno di 35 anni. Nel 2014, invece, erano rispettivamente il 38,4% e il 27,1%.
Nelle imprese High growth, che sono in tutto 11.912 e gestite da 21.297 imprenditori, i giovani sono ancora meno presenti, e rappresentano il 5,4% del totale. Si tratta di un settore ancora piuttosto rigido, in cui è inoltre netta la predominanza degli imprenditori uomini, che raggiungono l’82,6% del totale.
Vera MORETTI