Ceramiche Made in Italy al top anche all’estero

Made in Italy al top anche quando si tratta di ceramiche, che sono molto apprezzate sia sul mercato interno sia all’estero, anche quando si tratta di fronteggiare la concorrenza, spietata e spesso sleale dei cinesi.

Ma la qualità italiana sta sbaragliando tutti e, dopo aver chiuso il 2017 con una crescita che ha superato il 2% per un totale di 425 milioni di metri quadrati, si appresta ad inaugurare il nuovo anno con un rafforzamento della crescita del volume di affari.

All’estero, dove sono stati destinati ben 340 milioni, le piastrelle Made in Italy hanno riscosso particolare successo nell’Europa Centro Orientale (variazione superiore al 5%) e nel Far East (3,5%), anche se i mercati più dinamici sono quelli dei Paesi del Golfo ed il Nord Africa.

Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica, ha posto l’accento su varie problematiche riscontrate e su varie soluzioni da introdurre, nel settore dell’edilizia, in particolare nell’ottica dell’estensione degli incentivi energetici e sismici, ma anche per incentivare gli investimenti necessari per la riqualificazione delle città, in una doppia misura: rispettare la normativa europea antidumping e restituire all’Italia luoghi sicuri.
Per questo, ha dichiarato: “L’edilizia non residenziale a livello internazionale sembra avere una dinamica interessante e può costituire un crescente potenziale per le lastre ceramiche, tecnologia che il nostro settore sta mettendo a regime. Abbiamo ottenuto nelle scorse settimane il rinnovo, fino al 2022, dei dazi antidumping sull’import cinese, una misura fondamentale per il Fair Trade e per dare certezza al quadro di riferimento a livello europeo”.

Vera MORETTI