Si sa che comprare casa quando non è ancora stata costruita ma ancora in fase di progettazione comporta una serie di vantaggi, a cominciare dalla possibilità di avere una abitazione ad alta prestazione energetica, poiché le nuove norme impongono elevati standard di efficienza.
Ma c’è anche un secondo vantaggio, che permette a chi acquista di modificare la planimetria a seconda delle proprie esigenze personali.
Ovviamente, occorre anche tutelarsi da eventuali problemi legate alle imprese di costruzione, che potrebbero portare non solo a ritardi di consegna, ma anche a situazioni spiacevoli che rischierebbero addirittura di compromettere l’avanzamento dei lavori..
A questo proposito, esistono tre modalità che difendono i diritti del compratore, due delle quali sono già molto note agli addetti ai lavori e a chi si appresta a comprare casa: si tratta della fideiussione e della polizza assicurativa che le imprese sono tenute a fornire.
Il costruttore deve procurare e consegnare all’acquirente una fideiussione bancaria pari alle somme che ha già riscosso e riscuoterà prima della compravendita effettiva. In questo modo, qualora durante i lavori l’impresa dovesse entrare in una situazione di crisi, l’acquirente riceverà indietro quanto versato. Ciò accadrebbe, ad esempio, in caso di pignoramento dell’immobile, per un eventuale stato di insolvenza o fallimento.
Per quanto riguarda la polizza assicurativa decennale, il costruttore deve fornirla all’acquirente con decorrenza alla data della fine dei lavori, in modo da poter coprire eventuali danni all’immobile e difetti di costruzione, verificati anche in tempi successivi all’atto di compravendita.
Ma ora la nuova legge prevede anche una terza importante garanzia: per agevolare i notai nel controllo degli adempimenti delle imprese costruttrici, ogni contratto andrà stipulato sotto forma di un atto pubblico o scrittura privata autenticata. Nel caso in cui non venisse fornita la polizza, l’accordo sarà annullato.
Vera MORETTI