Lunedì 16 ottobre è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la Legge di Bilancio, che prevede, tra le altre cose, un pacchetto lavoro piuttosto ampio, compreso di sgravi contributivi per le assunzioni dei giovani, anche se la misura, in questo caso, è abbastanza complessa.
In questo caso, infatti, è previsto uno sgravio del 50% per tre anni sulle assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, con un limite di età di 34 anni per il solo 2018, poi si tornerà ai precedenti 29 anni. Il beneficio è invece al 100% per le assunzioni nel Sud.
Per entrambi i casi, il tetto massimo è di 3250 euro, ma potrebbe essere innalzato a 4mila.
Per quanto riguarda gli incentivi per la formazione on the job, è previsto un credito d’imposta al 50%, su un tetto di spesa di 1 milione di euro. Verrà applicato in base agli accordi di secondo livello e riguarderà l’intera spesa in formazione 4.0 sostenuta dall’azienda.
E’ stato poi prorogato al 2018 il superammortamento investimenti in beni strumentali, che però scende al 130%, mentre resterà al 140% l’agevolazione limitatamente all’acquisto di software. Resta invece al 250% l’iperammortamento, che riguarda gli investimenti in macchinari digitali.
Continuano le misure che agevolano le donne, con uno sconto di sei mesi per ogni figlio sul requisito contributivo, fino ad un massimo di due anni.
Non si esclude l’ammissione al beneficio dei disoccupati rimasti involontariamente senza lavoro per scadenza del contratto a termine. Non c’è, invece, lo stop agli incrementi automatici delle aspettative di vita dal 2019, che era una delle richieste dei sindacati in sede di negoziato sulla fase due della Riforma Pensioni.
Prorogati anche gli incentivi per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica, che rimangono rispettivamente al 65 e al 60%, con una rimodulazione per quanto riguarda alcune operazioni ammesse all’ecobonus (che scendono al 50%). Introdotto un bonus verde del 36% per la riqualificazione di giardini, terrazzi, aree verdi private.
Vera MORETTI