Gli ingegneri scrivono al Miur per la formazione terziaria

E’ stato inviato, dal Consiglio nazionale Ingegneri al sottosegretario del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, un documento, ancora in stato di bozza, relativo alla formazione terziaria elaborato dalla cabina di regia nazionale per il coordinamento del sistema di istruzione tecnica superiore e delle lauree professionalizzanti.
Questi nuovi percorsi formativi dovranno necessariamente essere distinti sia dalle classi di Laurea di primo di primo livello sia dalle classi di laurea magistrale.
Inoltre, per quanto riguarda i passaggi da un percorso accademico all’altro, è stato chiarito dagli ingegneri che ciò è possibile solo per accedere ai corsi di Laurea di primo livello ma non a quelli di laurea magistrale. L’accesso a questi ultimi dovrà restare riservato ai soli possessori di Laurea di primo livello. Le nuove lauree professionalizzati a carattere potranno abilitare all’esercizio di una unica e specifica professione.

I contenuti abilitanti dei nuovi percorsi accademici, soprattutto per le professioni che riguardano l’area tecnica, saranno circoscritti alle mansioni esecutive e di supporto alle prestazioni più complesse, che rimarranno ovviamente di competenza dei professionisti con percorsi accademici di livello più elevato.

Altro tema importante è quello delle risorse finanziarie, per il quale è previsto un incremento del finanziamento a favore degli Its ma questa misura non è sufficiente a permettere alle Università di svolgere tutte quelle complesse attività necessarie allo sviluppo di un nuovo percorso accademico, che sia effettivamente differente nei contenuti e negli obiettivi da quelli esistenti.

Vera MORETTI