Non solo food e fashion, il Made in Italy sa dire la sua anche nelle alte tecnologie e nei progetti di Industria 4.0.
Gli investimenti che riguardano Industry 4.0, infatti, in Italia sono aumentati sensibilmente nel 2016, raggiungendo 1,7 miliardi di euro, la maggior parte dei quali sono stati destinati alle imprese del territorio.
Il mercato è aumentato del 25% rispetto al 2015, e ovviamente le aspettative per l’anno in corso sono ancora più positive.
L’andamento del primo trimestre, infatti, registra un aumento del 30% e, se questo sarà il trend dei prossimi mesi, l’Italia tra due anni avrà addirittura raddoppiato gli investimenti.
Sono stati davvero fatti passi da gigante, se pensiamo che solo un anno fa ben 38 aziende su 100 non avevano idea di cosa significasse Industry 4.0, mentre ad oggi quasi un terzo delle imprese, ovvero il 28%, ha già avviato l’adozione di soluzioni, e la quota più importante degli investimenti riguarda le tecnologie IoT.
Molte imprese, inoltre, approfitteranno delle agevolazioni previste nel Piano Nazionale Industria 4.0, pensato ad hoc sia per favorire le imprese sia per promuovere questo settore, dalle enormi potenzialità.
Ma com’è la situazione a livello internazionale? Ebbene, nel periodo di tempo compreso tra il 2011 e il 2015, sono state finanziate 245 startup attive, per un totale di 2 miliardi di dollari.
La zona più prolifica, e ovviamente non c’è da stupirci, rimane ancora il Nord America, dove nasce il 55% delle nuove imprese e dove viene destinata la maggior parte (71%) degli investimenti totali, per una cifra che triplica agevolmente rispetto alle cifre ricevute dalle loro corrispondenti europee.
L’Italia per ora ospita 24 startup, che rappresenta il 30% del totale censito in Europa, anche se ricevono finanziamenti medi al di sotto della media continentale.
Vera MORETTI