Dopo il ponte del 2 giugno, si ritorna prepotentemente alla realtà e, oltre a rituffarsi nel lavoro, occorre prestare particolare attenzione alle scadenze fiscali previste in questo mese.
Gli adempimenti fiscali di giugno, infatti, sono tanti e importanti, perciò è necessario non abbassare la guardia e, anzi, accantonare per ora il pensiero delle vacanze, per non rischiare distrazioni.
Si comincia con il 15 giugno, con il conteggio degli importi delle rate da versare all’erario per le aziende che hanno deciso di aderire alla rottamazione agevolata delle cartelle di Equitalia. La definizione agevolata dei carichi affidati a Equitalia è valida per le cartelle dal 2000 al 2016.
Si continua il 16 giugno, quando le piccole e medie imprese dovranno pagare l’Imu e la Tasi. L’Imposta municipale unica dovrà essere versata per i capannoni e i magazzini, ma anche dai liberi professionisti nel caso in cui prestano servizio in una seconda abitazione. Stesso discorso vale per la Tasi, la Tassa sui Servizi Indivisibili voluta dal Governo Monti. Sempre il 16 giugno si dovranno versare anche i contributi previdenziali dei propri collaboratori e l’Iva del mese di maggio.
A fine mese, e precisamente il 30 giugno, c’è un altro appuntamento importante, poiché le pmi e i liberi professionisti dovranno pagare gran parte dei tributi della prima parte dell’anno. Si partirà con il primo acconto Irpef 2017 e con il saldo del 2016. Sempre il 30 giugno sarà la volta anche dell’IRES, l’imposta sul reddito delle società, e dell’Irap, Imposta regionale sulle attività produttive. Inoltre, si dovrà versare i diritto annuale per la Camera di Commercio. Invece, i soggetti che non sono obbligati alla presentazione telematica dei tributi, potranno presentare alla banca o alla posta il Modello Unico.
Vera MORETTI