E’ stato siglato un accordo triennale tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo che si chiama Progettare il futuro, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale.
Si tratta di un’intesa sottoscritta lo scorso novembre ma presentata ieri in collaborazione con Unindustria Treviso, a Roncade, durante il primo di una serie di incontri previsti in Veneto.
Grazie a questa partnership verrà messo a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro, dei quali ben 12 saranno a disposizione delle imprese venete.
La prima ad aderire è stata AC.MO SpA, azienda leader nel settore della produzione altamente tecnologica di valvole per sistemi idraulici che ha già adottato soluzioni in ottica Industria 4.0. Storia e prospettive dell’azienda di Roncade sono state raccontate dal presidente Paolo Sebastiani e dall’ad del ramo Tecnologie Integrate, Antonio Allocca. All’incontro hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti: Maria Cristina Piovesana, presidente Unindustria Treviso, Alberto Baban, presidente Piccola Industria Confindustria, Renzo Simonato, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Daniele Borghi dell’Osservatorio Innovazione Intesa Sanpaolo, Ruggero Frezza, fondatore e presidente Incubatore M31, Claudio De Nadai, rappresentante della piccola impresa di Unindustria Treviso, e Fabrizio Alfano, direttore commerciale Imprese Intesa Sanpaolo.
Alberto Baban, presentando il Piano del Governo sullo sviluppo di Industria 4.0 ha dichiarato: “L’evoluzione del 4.0 ha definitivamente cancellato il sistema di sviluppo novecentesco e fordista. Oggi se un’azienda non è innovativa e capace di comprendere e anticipare il mercato e’ automaticamente fuori dalla competizione. Il futuro è in mano alle imprese ricche di cultura del cambiamento. Cambiamento del modello di business, del modo di interagire con i fornitori, del modo di essere, anche se B2B, sempre più vicini al consumatore. Un consumatore che è già 4.0 e non compra più attraverso i tradizionali canali di distribuzione. Il commercio mondiale a partire dal 2000 è cresciuto moltissimo e per stare al passo occorre intercettare questa platea di nuovi consumatori”.
Renzo Simonato, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “L’accordo che presentiamo vuole aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a cogliere le grandi opportunità che la digitalizzazione e i nuovi scenari offerti dalla quarta rivoluzione industriale offrono. Inoltre ci vede impegnati a sostenere il nostro sistema produttivo forti della capacità di rappresentare l’acceleratore dell’economia reale: nel 2016 abbiamo fornito alle imprese e alle famiglie trivenete 4,5 miliardi di credito a medio e lungo termine, un dato in crescita di circa il 40 % rispetto al 2015”.
Vera MORETTI