Si conclude oggi a Bruxelles il Seafood Expo Global, ovvero una delle più importanti manifestazioni a livello mondiale dedicate alla filiera ittica.
Ovviamente, non poteva mancare l’Italia, che in questi giorni ha ricevuto ampi consensi, e che è presente sul posto con uno stand di 1000 mq organizzato dal Ministero delle politiche agricole.
Lo stand italiano ospita 56 aziende che riguardano tutta la filiera, dalla pesca alla trasformazione fino all’acquacoltura, che provengono da tredici diverse regioni. Tra queste, poi, alcune, come Lazio, Toscana, Piemonte e Marche. Puglia, Calabria, Sicilia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia hanno uno stand istituzionale.
La massiccia presenza italiana non solo vuole promuovere ulteriormente la qualità, la materia prima e la tradizione Made in Italy, ma si occupa anche di sensibilizzare circa la tracciabilità del prodotta e la sostenibilità del processo produttivo, che rappresentano i concetti chiave su cui l’Italia si basa e si vorrà basare in futuro.
La promozione del consumo responsabile, infatti, deve rimanere uno dei capisaldi, soprattutto quando si tratta delle specie tipiche delle nostre coste, come vongola, acciuga, tonno rosso, scampo, calamaro, nasello, cozza, gambero rosso e spigola.
Per esaltare profumi e sapori tipici della tradizione italiana legata al pesce, sono stati chiamati i due chef stellati Massimo Riccioli, siciliano d’origine e romano d’adozione, e Tino Vettorello, veneto, i quali hanno utilizzato, ottenendo molti consensi, i prodotti delle aziende espositrici per una serie di show-cooking all’insegna della gastronomia Made in Italy.
Vera MORETTI