Gelato Made in Italy alla conquista dei mercati esteri

Tra i settori che in Italia sono più floridi, c’è anche quello del gelato, capace di generare un giro d’affari di più di 2 miliardi di euro tra gelaterie, pasticcerie, aziende produttrici di macchinari e semilavorati.

Si tratta, dunque, di un settore che sicuramente è ben consolidato ed in continua crescita, come ha confermato l’Aiipa, Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, che ha evidenziato un aumento di aziende fornitrici di ingredienti e semilavorati tra il 6 e il 7%.

Si tratta di cifre quasi da capogiro, che potrebbero portare presto questo prodotto anche all’estero, dove è sicuramente già conosciuto, ma non come dovrebbe, quindi dalle enormi potenzialità.

Ci sono già molte aziende che hanno capito il vantaggio di cogliere questa opportunità, considerando che la domanda estera copre due terzi dei 500 milioni di fatturato complessivo.
Ciò significa che il gelato italiano sta ampliando i propri mercati di riferimento, dirigendosi per ora verso il nord Europa, e in particolare verso Danimarca, Svezia e Finlandia. Anche se, considerando quanto i tedeschi amino il gelato, presto la Germania diventerà un “ottimo” bersaglio, così come il Giappone, in continua espansione.

Al contrario, il mercato italiano è piuttosto saturo, perciò l’internazionalizzazione rappresenta la vera chiave di volta per dare una sferzata ad un mercato che, tra le mura domestiche, appare piuttosto piatto, come ha confermato anche Claudio Pica, presidente dell’Aeper: “Cavalcare l’onda dell’internazionalità dell’alimentazione per guardare sempre di più all’estero, unico vero punto di espansione per chi intende intraprendere in maniera duratura e fruttifera la bellissima professione dell’artigiano gelatiere”.

Vera MORETTI