Sta per arrivare dal governo un decreto legge che porterà ad una proroga fino al 21 aprile per l’adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, originariamente prevista per il prossimo 31 marzo.
Questa proroga era già stata inserita come emendamento al decreto terremoto, ma era stata bocciata dalla Commissione Ambiente della Camera perché ritenuta non attinente alla materia del provvedimento. Per questo motivo, il governo ora rimedierà a questa mancanza con un decreto.
Questa rottamazione consiste in una sanatoria delle cartelle esattoriali, multe comprese, ma anche delle notifiche di accertamento dell’Agenzia delle Entrate su Irpef, Irap, Ires, contributi previdenziali e Inail e Iva, esclusa quella da import, con l’ottenimento di una riduzione delle somme dovute, poiché su tasse e contributi la rottamazione consentirà infatti di non pagare le sanzioni e i salatissimi interessi di mora, anche se resta quanto dovuto ad Equitalia.
Ovviamente si deve pagare per intero l’importo relativo a tasse, contributi e multe con l’aggiunta delle spese legali, uno 0,5% che scatta dal mancato versamento della somma dovuta alla data di notifica della cartella esattoriale.
Per presentare la domanda c’è tempo fino al 21 aprile, ed entro il 15 giugno Equitalia comunicherà i nuovi importi da pagare, ratealizzabili in cinque rate.
Le prime tre, pari al 70% dell’importo complessivo, si dovranno saldare entro luglio, settembre e novembre del 2017, mentre la quarta rata andrà saldata entro aprile del 2018 e l’ultima a settembre dello stesso anno. Sarà comunque Equitalia a inviare a casa i bollettini con importi e scadenze. L’importante è non saltarne nemmeno una, poiché in questo caso si dovrà pagare tutto l’importo in un’unica soluzione comprensivo di more e sanzioni.
Vera MORETTI