Confassociazioni: sì alla riforma del sovraindebitamento

Marco Recchi, Vice Presidente di Confassociazioni con delega alle Relazioni Sindacali ha commentato favorevolmente l’approvazione, da parte del Senato, della riforma delle procedure concausali, del fallimento e delle procedure per le crisi di sovraindebitamento, da lui definita “una riforma organica ed importante che impatterà su tanti professionisti italiani, soprattutto e ovviamente, per quelli in crisi”.

Questo perché la riforma ha come scopo quello di allineare la normativa italiana sul tema dell’insolvenza con quella già in vigore negli altri paesi membri della Comunità Europea, e questo avrà importanti ripercussioni sulle aziende, sui professionisti e sui consumatori italiani.

Ma, ha aggiunto Recchi: “Per poter parlare, però, di un nuovo Testo Unico dell’insolvenza è necessario procedere all’armonizzazione normativa su base comunitaria. E Confassociazioni, come nelle fasi precedenti che hanno portato all’approvazione della riforma, segue anche questo iter di lavori parlamentari. La motivazione è presto spiegata: prima di tutto per monitorare che i singoli provvedimenti siano rispondenti a principi di equità. E, in secondo luogo, ma di uguale importanza, che tali provvedimenti siano utili per risolvere realmente, e senza inutili conseguenze, le crisi economiche nelle quali potrebbero trovarsi i professionisti iscritti”.

Sono apprezzate anche le variazioni sostanziali per cui scompare il fallimento d’ufficio, scompare l’attuale distinzione delle soglie di reddito e si adotta un unico modello processuale per l’accertamento dello stato di crisi o di insolvenza del debitore così da velocizzare l’iter procedurale attivato.

Vera MORETTI