L’indice di fiducia, che serve per capire gli umori e le sensazioni degli italiani, ha subito due importanti cambiamenti.
Prima di tutto, c’è una maggiore sensibilità al cambiamento, che permette di carpire in modo più preciso la percezione degli italiani. Inoltre, per renderlo di facile comprensione, la sufficienza è stata attestata ad un valore pari a 60.
Per quanto riguarda, nello specifico, i viaggi, l’indice di propensione da parte degli italiani è stato, a gennaio, di 63 punti, in crescita rispetto al mese precedente. Se poi si confronta con gennaio 2016 e gennaio 2015, si nota che i valori registrati sono rispettivamente pari a 62 e 60.
A fronte di questo risultato, Luca Patanè, Presidente di Confturismo-Confcommercio, ha dichiarato: “Il turismo si conferma essere il motore della crescita italiana ed è essenziale puntare sempre di più sul nostro settore”.
Il settore turistico quindi rimane uno dei capisaldi dell’economia italiana, nonostante la crisi economica che l’ha pesantemente sfavorito, poiché continua a crescere, annualmente, con tassi vicini all’1%.
Gli italiani continuano ad essere fiduciosi, e credono che il 2017 sarà migliore rispetto al 2016.
Quando si tratta di viaggi, gli italiani dimostrano di apprezzare particolarmente la componente culturale, tanto che due su tre nelle loro scelte e mete turistiche la considerano come fattore principale per la buona riuscita della vacanza. Anche se solo un italiano su due pensa che il patrimonio culturale italiano sia ben valorizzato.
Per quanto riguarda i progetti di viaggio per i prossimi mesi, si tratterà di vacanze relativamente corte, con durata media di 3,5 notti, con Toscana, Trentino Alto Adige, Lazio, Piemonte e Veneto tra le regioni preferite.
Vera MORETTI