La Cina sta pensando in grande in termini di aviazione, con un progetto che prevede una spesa stellare (un trilione di Yuan, pari a 153 miliardi di dollari) per la costruzione di nuovi aeroporti e un aumento esponenziale di aeromobili, che dovrebbe superare le 5mila unità.
Ma questa crescita, che sarà qualitativa oltre che numerica, avverrà grazie all’apporto dell’Europa, in una collaborazione che verrà gestita dalla Camera di Commercio Europea, che porterà con sé una dote di 10 milioni di euro.
Per ora le aziende cinesi già certificate nel settore sono 281, anche se nei prossimi anni aumenteranno ulteriormente le opportunità di lavoro, coinvolgendo tutti i settori avanzati: robotica, cantieristica navale, informatica, automotive e aerospazio.
L’Italia, in tutto ciò, vuole dire fortemente la sua, anche a fronte degli avvicinamenti avvenuti negli ani scorsi, a cominciare dal lancio del Business Forum Italia Cina.
A questo proposito, nel Paese del Sol Levante è nato un consorzio di pmi, l’Italian Aerospace Network (Ian), guidato da Andrea Spiriti, attivo nell’industria dell’aviazione e dell’aerospazio. Ian ha firmato, tra l’altro, un Memo of strategic cooperation (Moc) con Xixian Airport New City (Anc), l’aeroporto di Xi’an.
Inoltre, la Loncin Motor di Chongqing ha appena acquisito il 67% nell’italiana Cmd (Costruzioni motori diesel), presieduta da Salvatore De Biasio, per 44,1 milioni di dollari, e questa mossa permetterà di espandere il business nel campo dei motori dell’aviazione. Cmd, nel tempo, è diventata uno dei più importanti player nella realizzazione di macchine ad alta precisione per motori ed è un partner strategico per Fca, Mv Agusta, Isotta Fraschini.
Mariano Negri, ceo di Cmd, ha affermato: “Loncin ha assicurato che la partnership servirà non come puro e semplice strumento di export , ma come strumento di crescita nel mercato europeo. Il fatto di aver raggiunto un accordo così importante con un gruppo che è un gigante può solo sortire effetti positivi. Siamo all’inizio di un grande processo di sinergia e di cammino insieme”.
A guardare alla Cina è anche l’azienda napoletana Protom, il cui fondatore Fabio De Felice, ha dichiarato: “L’opportunità più rilevante che ci spinge a intessere relazioni con le imprese aeronautiche cinesi è legata soprattutto alle collaborazioni scientifico-tecnologiche, come il Clean Sky 2, il programma più ambizioso mai lanciato sulla ricerca aeronautica in Europa, caratterizzato da un partenariato europeo pubblico-privato nato per incentivare innovatività e sostenibilità del trasporto aereo”.
Vera MORETTI