Nessuna sorpresa per il turismo di Capodanno, almeno in Italia. Stando a Federalberghi, quasi un italiano su 3 ha deciso di passare il Capodanno in montagna, per un totale di circa 7,3 milioni di persone contro i 6,2 dello scorso anno (+18,9%).
L’83% di chi si è mosso per Capodanno è rimasto in Italia (era l’80% nel 2015), mentre il 17% ha scelto l’estero. Naturalmente, il Capodanno italiano è in montagna per eccellenza, anche se la percentuale di chi ci è andato è calata al 30% dal 36% dello scorso anno.
Seguono gli italiani che hanno scelto per Capodanno una città diversa da quella di residenza (27% rispetto al 24% del 2015), quelli che hanno puntato sulle città d’arte (27% contro 23%) e sul mare (7% come lo scorso anno).
La maggior parte di chi si è mosso per Capodanno alloggia in casa di parenti o amici (32% rispetto al 31% del 2015); vengono poi gli hotel (28% contro 32%), i B&B (14% contro 13%) e gli appartamenti in affitto (7% contro 5%).
Cala leggermente il numero delle notti trascorse fuori casa rispetto a un anno fa: 3,9 notti contro 4,1. Nonostante questo, la spesa media pro-capite per alloggio, i trasporti, cibo e divertimenti è rimasta invariata rispetto a un anno fa: 596 euro, frutto di una media tra i 489 spesi da chi è rimasto in Italia e i 1063 da chi si è recato all’estero.
In compenso, il giro d’affari è cresciuto a 4,4 miliardi di euro, quasi un quinto più dello scorso anno (+18,9%).