Dopo 10 anni di buio quasi totale per il settore, il 2017 delle costruzioni potrebbe essere un anno di svolta, almeno stando alle previsioni fatte dall’Ance nel suo Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni.
Secondo l’associazione nazionale dei costruttori edili, quest’anno potrebbe esserci un +8% di investimenti nel settore delle costruzioni, contro una previsione fatta a luglio 2016 che parlava invece di un -1,2%.
Un’inversione di tendenza dovuta in larga parte, secondo l’Ance, alla legge di bilancio 2017, che contiene misure relative al rilancio degli investimenti nelle infrastrutture, oltre al rafforzamento degli incentivi fiscali, specialmente quelli legati agli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico.
Del resto, per le opere pubbliche è stato stanziato per i 2017 il 23,4% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre, secondo l’Ance, la corretta attuazione delle misure previste nella legge di bilancio consentirebbe di ottenere 1,7 miliardi di investimenti in più nel settore delle costruzioni nel 2017, con un +1,9% per le opere pubbliche, +1,4% nel recupero abitativo e +0,3% nel comparto non residenziale.
L’Ance ritiene che nell’anno in corso possa continuare la crescita del mercato della casa, che ha portato nei primi nove mesi del 2016 un +20,4% delle compravendite rispetto all’anno precedente. La stima per il totale delle compravendite nel 2016 sarà di 520mila unità, secondo l’Ance, 20mila in più rispetto a quanto previsto nel 2015. Per il 2017 sono previste 550mila transazioni.
In generale, il 2016 non è stato gran che per gli investimenti in costruzioni: +0,3% contro l’1% previsto un anno fa, soprattutto a causa di misure contenute nella legge di stabilità 2016 che non hanno prodotto i risultati attesi. Del resto, nei primi nove mesi del 2016 quello delle costruzioni è risultato l’unico comparto con segno negativo (-4,9%) e con una perdita, dal 2008, di 600mila posti di lavoro.
Una difficile ripresa, quella del settore delle costruzioni, minata dall’ancora difficile accesso al credito. Nei primi 9 mesi del 2016 i flussi di finanziamento delle banche hanno fatto segnare un -4,3% nel comparto abitativo e un -14,1% nel comparto non residenziale.
Per fortuna, gli investimenti hanno continuato a crescere nel campo della riqualificazione del patrimonio abitativo, con un +1,7% nel 2016, soprattutto grazie anche ai bonus fiscali, che hanno spinto gli investimenti in riqualificazione degli immobili al 37% del totale degli investimenti nel settore delle costruzioni.