La crescita dei social media non è solo in termini di diffusione e di influenza che essi hanno sulla vita di tutti i giorni, ma anche per l’interesse che suscitano nel mercato pubblicitario.
Secondo l’agenzia pubblicitaria ZenithOptimedia, del gruppo francese Publicis, nel 2016 le inserzioni sui social media ammonteranno a 29 miliardi di dollari, per arrivare, nel 2019 a 50,2 miliardi, l’1% in meno dei 50,7 raccolti dai giornali. Nel 2020, il sorpasso.
La parte del leone la fa e la farà sempre di più Facebook, vero re dei social media tanto da desktop quanto da mobile. Secondo il Pew Research Center, negli Usa quattro americani su si informano leggendo news su Facebook, percentuale che arriva al 35,5% in Italia, secondo il Censis.
È dunque normale che gli inserzionisti siano sempre più attratti dai social, senza scordare le diverse piattaforme video. Se la raccolta pubblicitaria sui social media crescerà di circa il 20% annuo fino al 2020, per i video è previsto un incremento annuo del 18%.
Secondo gli analisti, il boom dei video, oltre che dei social media, è legato principalmente al miglioramento dei display degli smartphone e alla velocità di connessione, che fanno in modo che i video siano sempre più complementari agli spot televisivi.
I quali, però, continueranno a farla da padroni. Secondo gli analisti, la raccolta legata ai video online, nel 2019 sarà solo il 18% di quella televisiva.