Il mondo del franchising si è riunito a Milano per il Salone Franchising Milano dal 3 al 5 novembre scorsi. Nel convegno di apertura del Salone, Franco Borgio di Fiera Milano ha riferito che “Fiera Milano ha scommesso tanti anni fa sul franchising ed i cambiamenti nel mondo del commercio, dove il franchising si è ritagliato un ruolo importante, ci hanno dato ragione”.
Antonio Fossati, Presidente del Salone Franchising Milano, ha spiegato che “la crescita del settore si misura anche con l’aumento dei negozi di fascia alta che richiedono un investimento iniziale da 50 a 100mila euro e con un numero sempre maggiore di giovani sotto i 35 anni, di donne e di manager fuoriusciti da aziende”.
Il franchising in Italia può solo crescere, ha dichiarato Mario Rignano, vice Presidente di Assofranchising “dato che da noi rappresenta solo il 6% del totale del commercio (con più di 23 miliardi di fatturato), mentre in Francia la percentuale è del 15%, in Germania del 22% e negli Usa addirittura del 40%”.
Negli ultimi 7 anni, il franchising ha avuto un incremento del 4%, nonostante l’economia in recessione e “si prevede una crescita del 2-3% da oggi al 2020”, ha sostenuto Francesco Montuolo, vice Presidente di Confimprese.
Una delle frontiere del franchising sarà la necessaria integrazione tra la vendita in negozio e l’e-commerce, ha aggiunto Montuolo, che ha anche chiesto di destinare un Codice Franchising nelle Camere di Commercio per facilitare riconoscimento, credito e sostegno a questo comparto.
Altro fronte importante è quello della formazione, come ha spiegato Patrizia De Luise, Presidente di FederFranchising/Confesercenti, che va assicurata agli affiliati sia prima sia dopo l’apertura del punto vendita. “Poi c’è il discorso dell’estero – ha detto De Luise -, già molte catene italiane lavorano all’estero, ma dobbiamo essere in grado di vendere il brand Italia”.
Una delle iniziative più importanti emerse durante il Salone è stata presentata nella giornata di apertura: il progetto pilota “Tuscany – Italian Feeling”, voluto e pensato da Bamboo Capital Ltd, fondo di investimento di Hong Kong e da Sunshine100 società di Real Estate tra le più importanti della Cina. Si tratta di un’operazione dalla Cina verso l’Italia, con l’obiettivo di selezionare i migliori modelli di business italiani e inserirli all’interno dei complessi commerciali sviluppati in Cina da Sunshine100.