Abbiamo visto nei giorni scorsi come per il mercato digitale italiano sia previsto un 2016 in ulteriore crescita. All’interno di questo mercato, sul fronte della pubblicità, vi sono settori molto promettenti come quello del video advertising, in forte crescita.
Una conferma è arrivata nei giorni scorsi dallo IAB Seminar che si è tenuto a Milano. Come ha ricordato Carlo Noseda, presidente di IAB Italia, “il video advertising, che nel 2015 valeva 364 milioni di euro e il 21% di peso sul totale investimenti, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente, chiuderà quest’anno con una crescita ancora più incisiva, che potrebbe superare il +30% rispetto al 2015 e che rappresenterà un quarto del totale advertising online”.
Proprio a questa tipologia di formato pubblicitario è stato dedicato un focus da parte di Nick Reid, membro di IAB Europe e Managing Director di TubeMogul Europe. Nel suo studio Attitudes Towards Digital Video Advertising, Reid ha rilevato come il mercato digitale in Europa nel 2015 valeva 36.4 miliardi, una cifra che gli ha permesso di battere, per la prima volta, il mercato televisivo. In questo ambito, il video advertising è stato adottato dal 90% degli operatori per creare brand awarness intorno a sé.
Il mercato del video advertising in Italia è cresciuto del 30%, con un 18% dei publisher che totalizza quasi 20% di video advertising. La cosa su cui lavorare è invece una strategia comune tra campagne di video advertising e campagne televisive: l’80% dei pubblicitari che le lancia insieme, non è infatti in grado di coordinarle per aumentare efficacia e ritorno economico.
Il rischio che deriva da questa mancanza di coordinamento è quello di perdere un’occasione, specialmente online. I dati Audiweb parlano infatti di una crescita della digital audience, specialmente da mobile: salita in generale del 9,1% in due anni, sul mobile è arrivata a segnare un buon +24%.
In tutto questo, le piattaforme video sono cresciute a tripla cifra, con una fruizione di video che per il 77% dei casi avviene da mobile (+24.5% rispetto al 2015) e solo nel rimanente 23% da desktop. Un trend da cavalcare per il video advertising.
Per quanto riguarda lo scenario generale nel quale inserire la crescita del video advertising, i dati parlano di un mercato degli investimenti pubblicitari in Italia che, a luglio, è cresciuto del 2,9% con una raccolta che, nei primi 7 mesi del 2016, segna +3,4%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Il segmento web ha chiuso il periodo i primi 7 mesi dell’anno con un +8,2%.