Nei giorni scorsi abbiamo visto che il settore dell’edilizia è tenuto a galla dal mercato delle ristrutturazioni e da un mercato immobiliare che, tutto sommato, si dimostra mosso e dinamico nonostante il calo delle nuove costruzioni.
Il fatto che il mercato immobiliare sia mosso, non significa comunque che le case siano alla portata di tutti, almeno come disponibilità immediata di liquidità. Lo conferma un’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo la quale in media, a livello nazionale, sono necessarie per acquistare l’abitazione 6,3 annualità di stipendio.
In cima alla classifica delle grandi città il cui mercato immobiliare richiede cifre importanti per l’acquisto della casa troviamo Roma, dove sono richieste poco più di 10 annualità. Cifra comunque in calo rispetto ai livelli pre-crisi: nel 2007 ce ne volevano 14,8.
Segue Milano con 9,1 anni di stipendio, quota 2015 confermata anche per i mesi del 2007. Al terzo posto il mercato immobiliare di Firenze, dove sono richieste 8,6 annualità.
Staccate Genova e Palermo: per comprarsi casa sul mercato immobiliare del capoluogo ligure servono 4,4 anni di stipendio, 3,9 nel capoluogo siciliano.
Se si confrontano i valori attuali con quelli di dieci anni fa, si nota che a livello nazionale il calo è stato più consistente: si è passati da 10,2 annualità nel 2005 a 6,3 nella prima parte del 2016.
In questo lasso temporale, il mercato immobiliare di Bologna e Napoli ha avuto le variazioni più consistenti, rispettivamente con -5,3 e -5,2 annualità. Diminuzione importante anche a Milano, che in dieci anni ha visto un calo di 4,6 annualità; Roma, Firenze e Bari, invece, restano in linea con il dato nazionale (-3,9). La città che mantiene più stabili i propri valori è Palermo (-2,5 annualità).