I segnali di ripresa del mercato del lavoro in Italia, già registrati nel 2015 grazie anche all’entrata in vigore del Jobs Act e al ritorno alla crescita dell’economia nazionale, si sono rafforzati durante il primo semestre 2016.
Lo rileva l’Osservatorio InfoJobs sul Mercato del Lavoro in Italia, secondo il quale rispetto ai primi sei mesi del 2015, le offerte di lavoro totali sono cresciute del 13%.
Secondo la ricerca della piattaforma di reclutamento online, tra i settori lavorativi spicca la Consulenza manageriale, che rappresenta nel primo semestre dell’anno il 18,4% del totale degli annunci di lavoro (+99,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno).
Gli altri due gradini del podio sono occupati da ICT e Telecomunicazioni, con una quota rispettivamente del 17,8% e del 13,9% delle offerte. Al quarto posto si conferma il settore Commercio, distribuzione e GDO con il 10,5% del totale degli annunci, seguito da Insegnamento e formazione, che rappresenta il 6,5% delle posizioni aperte.
Tra le categorie più richieste, al primo posto si conferma anche nei primi sei mesi del 2016 il Manifatturiero, produzione e qualità, con una quota del 22,7% del totale e un aumento delle offerte del 23,4% rispetto alla prima metà del 2015. Al secondo posto le Vendite (-6%), che rappresentano l’11,7% del numero totale di posizioni aperte. Al terzo posto, con una quota del 9,2%, si trova la categoria Amministrazione, contabilità e segreteria, +22,1% rispetto a un anno fa.
L’Osservatorio InfoJobs sul Mercato del Lavoro in Italia conferma che, anche per i primi sei mesi del 2016, il profilo maggiormente richiesto è quello di un candidato giovane, con istruzione medio-alta e con esperienza pregressa in ambito lavorativo.
Il 41,6% dei candidati ha tra 26 e 35 anni, mentre il 29,7% ha un’età compresa tra 35 e 45 anni. Seguono i profili tra i 46 e i 55 anni (13,6%) e i minori di 25 anni (11%).
Il 43,6% è in possesso del diploma di maturità, seguiti dal 17,3% con la laurea specialistica, il 14,5% con la licenza media e il 10,8% con la laurea breve. Solo il 4,1% dei candidati è in possesso di un master.
La Lombardia si conferma la regione più attiva con il 33,1% delle offerte, seguita da Emilia-Romagna (14,1% del totale nazionale, +22,2% rispetto al 2015) e Veneto (13,2% del totale nazionale).