Come sempre, quando vengono diffusi dal ministero dei Trasporti i dati sulle immatricolazioni di auto nuove, l’analisi di cifre che sono di per sé inequivocabili, in quanto numeri, porta a visioni e considerazioni differenti.
Nello specifico, secondo i dati trasmessi dal ministero, il mese di settembre si è chiuso con 153.617 immatricolazioni di auto nuove, pari a +17,4% rispetto allo stesso mese del 2015.
Questa l’analisi sulle immatricolazioni di settembre di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, la federazione italiana dei concessionari: “Il risultato di settembre riassume l’intero ultimo trimestre in cui si sono alternate promozioni efficaci per gli acquisti delle famiglie italiane ma anche importanti dosi di km 0, dietro cui si nasconde la necessità di conseguire gli ‘ambiziosi’ obiettivi di quota delle Case. Obiettivi a cui sono legati anche i margini variabili dei concessionari. Ottimo anche l’effetto del superammortamento del 140% messo a disposizione dall’attuale Governo al mondo delle partite Iva“.
Conclude Pavan Bernacchi: “E’ vero, da diversi anni conviviamo con il canale delle vetture a kilometri zero. Ma se abbiamo cominciato a viverlo come un potenziale problema è perché a nostro avviso il suo sempre maggior peso rischia di diventare una patologia. Purtroppo per le kilometri zero non si dispone di dati ufficiali, per cui dobbiamo affidarci unicamente alle nostre informazioni sul campo. Ma ci sono altri modi per targare vetture ai limiti delle normative, per esempio a società di noleggio di comodo. Su questo argomento un appello alle Case perché vigilino sulle regole della distribuzione e del mandato di concessione, applicate a tutti i loro prodotti in Europa”.
Questo, invece, il commento di Anfia, l’associazione nazionale delle aziende della filiera auto: “I livelli di immatricolazioni di settembre 2016 non si toccavano, per questo mese, dal 2010, quando il mercato superò le 155mila unità – afferma il presidente Aurelio Nervo -. E’ il ventottesimo incremento mensile consecutivo per il mercato italiano, nuovamente a doppia cifra, come già ad agosto, dopo il rallentamento di luglio, un risultato che determina un buon ingresso nel quarto trimestre dell’anno”.
“A sostegno del trend di ripresa del mercato in un orizzonte temporale medio-lungo, anche considerando i fattori che incidono negativamente, come il ridimensionamento del clima di fiducia dei consumatori e i possibili rincari dei prezzi dei carburanti – prosegue Nervo -, gioca un ruolo centrale, come già affermato, il rinnovo degli strumenti di sostegno fiscale agli investimenti in particolare, per quanto riguarda l’auto, i superammortamenti che nel 2016 hanno favorito il segmento delle auto intestate alle società”.
“La riduzione al 120% della maggiorazione del superammortamento per i veicoli e altri mezzi di trasporto, inserita nel Piano Industria 4.0 presentato il 21 settembre scorso, e che entrerà nella prossima Legge di stabilità, rischia, invece, di rallentare il necessario processo di ammodernamento del parco circolante che, procedendo lentamente, trova in queste misure di sostegno una garanzia di continuità, a tutto vantaggio della sicurezza sulle strade e della riduzione dell’impatto ambientale della circolazione, in linea con gli ambiziosi obiettivi ambientali fissati dai regolamenti comunitari”, conclude Nervo.