I giovani imprenditori sono dei grandi creatori di posti di lavoro, almeno stando ai risultati di una elaborazione effettuata dalla Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2016 e 2015.
I dati dello studio indicano che, in Italia, i giovani imprenditori danno più posti nel Mezzogiorno: ai primi posti col 14% c’è Caserta, ma sono alte anche le percentuali di Cosenza (12%), Salerno e Napoli (11%).
Sono 510mila le imprese di giovani imprenditori in Italia, di cui 143mila donne e 108mila stranieri (28% e 21%). In calo i giovani imprenditori, -2% in un anno, -15% in cinque. I giovani creano una impresa su dieci (10%), ma erano l’11,4% cinque anni fa.
Per numero di imprese giovanili, prima è Roma (34mila, di cui 9mila donne e 11mila stranieri), poi Napoli (32mila, di cui 9mila donne e 5mila stranieri), Milano (24mila, di cui 6mila donne e 9mila stranieri), Torino (20mila, con 5mila donne e 5mila stranieri), Bari (15mila, di cui 4mila donne e circa mille stranieri), Salerno (13mila di cui 4mila donne e circa mille stranieri).
I principali settori in cui operano i giovani imprenditori italiani sono: commercio (162mila imprese), costruzioni (80mila), turismo con alloggio e ristorazione (56mila), agricoltura (48mila), industria (32mila), servizi alla persona (31mila). Quasi 50mila giovanissimi (47mila), sono i titolari con meno di 24 anni. Ce ne sono poi 128mila da 25 a 29 anni. Gli altri 219mila hanno fino a 34 anni.
I giovani imprenditori creano 132mila posti di lavoro in Lombardia, il 3,6% dei 3,7 milioni di addetti nelle imprese lombarde. Un lavoro su sei in una impresa giovanile italiana è attivato in Lombardia, il 15,6% in calo in un anno (erano il 15,9%). A Milano ne creano 53mila, il 2,8% rispetto a una media italiana del 5,4%. Milano è penultima in classifica insieme a Trieste (2,8%). A Milano sono però in crescita di quasi 2mila unità i posti creati dai giovani in un anno.