Gli effetti positivi del Jobs Act cominciano a venire meno sull’occupazione in Italia ed ecco che arrivano brutte notizie sul fronte dei licenziamenti. Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps, da gennaio ad agosto 2016 il numero di quelli “per giusta causa” è schizzato in su del 28,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Nel dettaglio, rispetto al 2014 si sono registrati 11.020 licenziamenti in più, +31,3%, e i “licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo soggettivo” sono stati ben 46.255 tra gennaio e agosto 2016, 36.048 nel 2015 e 35.235 nel 2014.
Nello stesso periodo del 2016 in cui sono cresciuti i licenziamenti, sono calati di molto i contratti a tempo indeterminato, -32,9%, 395mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Nel complesso, le assunzioni nel comparto privato sono calate dell’8,5%, – 351mila unità.
Per i contratti a tempo determinato, nei primi 8 mesi del 2016, si sono registrati 2 milioni e 385mila assunzioni, in crescita sia sul 2015 (+2,5%), sia sul 2014 (+5,5%). Rispetto allo stesso periodo del 2015, le cessazioni complessive sono calate del 7,3%., con un calo più significativo per i contratti a tempo indeterminato (-8,3%) rispetto a quelli a tempo determinato (-5,2%).