Per tutti i contribuenti che hanno avuto problemi con il rimborso Iva legato alle rateazioni delle cartelle di pagamento, arriva una buona notizia. Le Entrate sono infatti intervenute in materia di rimborso Iva con una circolare ad hoc.
Il documento chiarisce le modifiche relative al rimborso Iva, ritoccate di recente dai D. Lgs 156/2015 e 158/2015 che hanno rivisto il sistema sanzionatorio legato alle violazioni tributarie, tanto nell’ambito amministrativo quanto in quello penale.
Nello specifico, il documento dell’Agenzia delle Entrate sul rimborso Iva ha chiarito alcuni punti legati alla sospensione del rimborso che interviene in caso di pagamenti rateizzati delle cartelle di pagamento:
- Il debitore decade dal beneficio della rateazione in caso di mancato pagamento di cinque rate, anche non consecutive;
- L’importo residuo iscritto a ruolo è immediatamente e automaticamente riscuotibile in un’unica soluzione;
- Il carico può essere di nuovo rateizzato qualora, all’atto della presentazione della richiesta, le rate scadute alla stessa data siano state integralmente saldate: in queto caso, il piano di dilazione può essere articolato nel numero massimo di rate non ancora scadute alla medesima data.
Per l’esecuzione del rimborso Iva, le rate di una cartella di pagamento non ancora versate non vengono considerate carichi pendenti e non comportano la sospensione parziale o totale del rimborso stesso. Una regola che però non vale qualora l’inadempimento del contribuente sia causa della decadenza dalla rateazione.