Con il terremoto che ha devastato l’Italia centrale è tornato d’attualità il tema dell’ Imu per i fabbricati inagibili. In questo senso, una notizia importante arriva da una sentenza della Cassazione.
I giudici della Suprema Corte hanno infatti sancito che se al Comune era già nota la situazione di inagibilità o inabilità di un fabbricato, il contribuente ha diritto alla riduzione dell’ Imu anche senza presentazione della denuncia di inagibilità.
La sentenza della Cassazione nasce dal caso di un contribuente che, in autonomia, aveva ridotto del 50% l’importo della sua Imu, senza denunciare al Comune lo stato di inagibilità del fabbricato. Il Comune aveva quindi emesso un avviso di accertamento per la parte di imposta non versata.
Il contribuente si era difeso sostenendo che la situazione di inagibilità dell’immobile era nota al Comune, poiché lo stesso non aveva concesso i permessi edificatori una volta scaduta la concessione edilizia.
La Corte ha ritenuto quindi che la permanenza dello stato di inagibilità, grazie al quale può essere ridotta del 50% l’ Imu, si considera esistente anche se il contribuente non ha presentato al Comune la richiesta di usufruire della riduzione, dando quindi ragione al ricorrente.