Mancano pochi giorni all’apertura della 56esima edizione del Salone Nautico di Genova, la vetrina mondiale per un settore, la nautica, che per l’economia italiana ha una importanza strategica e che è tornata a crescere dopo gli anni più bui della crisi.
La nautica italiana si inserisce in un mercato mondiale che vale 19 miliardi di euro, relativamente alle nuove imbarcazioni: +12% rispetto al 2014, quando valeva 17 miliardi. Sono circa 800mila le nuove unità vendute rispetto alle 700mila del 2014, +14%.
Sono i dati più significativi sul mercato mondiale della nautica da diporto elaborati da Deloitte con Altagamma nel numero zero dello studio Market Insight of the international Recreational Boating Industry, presentato nei giorni scorsi durante lo Yachting Festival di Cannes da Nautica Italiana, l’associazione che riunisce le eccellenze dell’industria del comparto affiliata ad Altagamma.
Uno dei segmenti nel quale la nautica italiana fa registrare una forte presenza è quello dei superyacht (oltre 30 metri di lunghezza) e anche in questo campo l’order book 2016 stimato da Deloitte fa ben sperare: 295 nuove unità, di cui il 44% nuovi ordini, per un controvalore di 8,7 miliardi. Una stima elaborata prendendo in considerazione solo gli ordini considerati affidabili.
Consistenti anche i giri d’affari del mercato dell’usato, stimato da Deloitte in 14 miliardi di euro, e del Refit&Repairs e Superyachts Charter, pari a circa 1 miliardo.
In tutto questo, l’Italia si conferma leader in valore nel settore delle nuove costruzioni della nautica. Siamo il primo Paese produttore globale di imbarcazioni a livello europeo, con un valore della produzione 2014 di 1,7 miliardi di euro (il 10% del valore globale). Staccatissimi altri Paesi come Regno unito (6,9%), Olanda (6,5%), Germania (6,4%), Francia (5,7%).
A livello mondiale la nautica italiana è seconda solo a quella degli Stati Uniti, il cui valore globale arriva al 43%. Ma sono altre scale dimensionali.
“Con la presentazione di oggi parte ufficialmente un importante progetto di Nautica Italiana, uno dei primi su cui abbiamo investito con convinzione e che nei prossimi anni troverà dimensione e sviluppo definitivo”, ha dichiarato a Cannes il presidente Lamberto Tacoli.
A sottolineare il fatto che la nautica è anche un volano economico per i territori e per l’intero sistema Paese italiano, ci ha pensato Luca Petroni, Chairman di Deloitte Financial Advisory Italy, che ha condotto lo studio presentato a Cannes: “Questo è il numero zero di uno studio che vorremmo arricchire annualmente. Oggi siamo partiti dai principali indicatori del mercato delle imbarcazioni, con un focus sulle unità da diporto, sui superyacht e sui segmenti ausiliari-secondari del Refit&Repair e del Charter. Già dalla prossima edizione vorremmo analizzare l’impatto occupazionale ed economico che l’industria nautica genera nei territori. Perché l’industria nautica è un grande motore non solo di piaceri individuali ma di benessere collettivo“.