Dopo le stime di Coldiretti sulla vendemmia 2016, un’altra voce positiva si leva in previsione di quella che pare essere una delle raccolte più promettenti degli ultimi anni in quanto a qualità delle uve e dei vini che ne deriveranno. E si tratta di una voce estremamente autorevole, poiché è quella di Assoenologi (clicca qui per scaricare il documento).
In merito alla quantità di uva raccolta, Assoenologi stima un quantitativo compreso tra -5% e uguale rispetto alla vendemmia 2015, con una produzione inferiore che si attesterà al di sotto dei 49 milioni di ettolitri di vino. Purtroppo, però, Assoenologi non vede ancora ripresa per i consumi interni, poiché alla fine del 2016 la media è prevista attestarsi al di sotto dei 36 litri pro-capite, contro i 45 de livelli pre-crisi registrati nel 2007.
All’insegna della stabilità, invece, le quotazioni di mercato dei vini italiani, in linea con quelle dello scorso anno. Assoenologi vede in leggera crescita solo le quotazioni di alcune tipologie di vino richieste dal mercato, specialmente quelli a denominazione di origine controllata e controllata e garantita.
Assoenologi ha anche effettuato delle stime per la vendemmia regione per regione. Dalle previsioni Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia vedranno un aumento della produzione del 10%, tallonati dal Friuli Venezia Giulia con +5%. Cali in vista per Sicilia e Campania (-20%), così come per Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Marche, Lazio e Umbria (-5%). Produzione pressoché uguale a quella del 2015 in Sardegna e Piemonte.
In termini di ettolitri prodotti, dice Assoenologi, il Veneto si conferma regione top (9,3 milioni previsti), seguita da Puglia (8,7) ed Emilia Romagna (8,1). Queste tre regioni insieme nel 2016 produrranno il 53% di tutto il vino italiano, pari a circa 26 milioni di ettolitri.
Anche l’associazione italiana degli enologi vede rosa per la prossima vendemmia nonostante, così come hanno fatto gli agricoltori, metta in guardia da eventuali sorprese climatiche per l’autunno. Le previsioni saranno infatti confermate solo se a settembre e ottobre vi sarà il giusto bilanciamento di precipitazioni e giornate soleggiate.