Quando si verificano calamità naturali come il terremoto del Centro Italia o sciagure come attentati, disastri e affini, c’è un’espressione che noi della stampa utilizziamo e che noi di Infoiva troviamo fastidiosa e abusata, ma di cui non possiamo negare l’efficacia comunicativa: gara di solidarietà.
È accaduto e sta accadendo anche con il terremoto di una settimana fa, accade nella vita reale e online. Sul web, nello specifico, ci piace segnalare l’iniziativa di ProntoPro.it, sito che raccoglie i migliori professionisti e artigiani del mondo casa: imbianchini, idraulici, muratori, architetti.
Il sito, per fornire un aiuto concreto a chi è stato colpito dal terremoto dello scorso 24 agosto, ha creato una pagina dedicata, attraverso cui artigiani laziali, abruzzesi, marchigiani e umbri hanno deciso di offrire i propri servizi professionali senza addebitare i costi di manodopera a tutte le persone che hanno subito danni alle proprie case. In poche ore, più di cento professionisti hanno aderito al progetto.
Nei giorni successivi al terremoto, ci si trova di fronte alla necessità di capire quali sono i danni subiti dalle abitazioni che, non essendo situate nei luoghi dell’epicentro, sono state colpite in diversa misura dalle onde sismiche e necessitano di lavori di ripristino.
Crepe nelle mura, tubi rotti, impianti elettrici rovinati, sono solo alcuni dei danni di cui possono essere oggetto le case quando si verifica un terremoto, ma è difficile sapere a chi rivolgersi. ProntoPro.it e la sua community di professionisti hanno scelto di mettersi gratuitamente al servizio di chi si trova in questa situazione.
Per utilizzare il servizio si accede alla sezione dedicata del portale, specificando nella richiesta di preventivo che l’intervento di ripristino riguarda un’abitazione danneggiata dal terremoto.
“Considerata la finalità del progetto, non posso che sposare l’iniziativa – ha detto uno degli ingegneri chiamati a dare il proprio supporto, che ha preferito rimanere anonimo -. Ho già dato disponibilità al collegio ingegneri per i primi interventi legati all’immediata emergenza”.
Tra le categorie che hanno sposato il progetto vi sono ingegneri, architetti, geometri, muratori, carpentieri, idraulici ed elettricisti, che non addebiteranno alcun costo di mano d’opera per il loro lavoro a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dal terremoto.