In un mondo in cui gli sprechi devono essere messi al bando e il riciclo incentivato, non bisogna dimenticare che gli stessi sprechi, oltre a essere dannosi per l’ambiente ed eticamente condannabili, sono anche un danno economico.
Proverà a ovviare a tutti questi aspetti negativi il ddl 2290 di recente approvazione, “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”.
Con questa legge si proverà a ridurre gli sprechi per tutto il ciclo di produzione e vita dei prodotti alimentari e farmaceutici, favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari per iniziative di solidarietà sociale (principalmente per l’utilizzo umano), limitando gli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali grazie alla riduzione dei rifiuti e allo stimolo del riuso e del riciclo dei prodotti.
Il beneficio per l’ambiente e la collettività che deriverà dalla riduzione degli sprechi potrà essere anche fiscale, poiché ai comuni sarà data la facoltà di prevedere la riduzione della Tari utilizzando un coefficiente di riduzione proporzionale alla quantità dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita per essere donati.
Beneficiarie della riduzione potranno essere le utenze non domestiche di attività commerciali, industriali, professionali o produttive che distribuiscono o producono beni alimentari, medicinali, prodotti farmaceutici inutilizzati, capi di abbigliamenti nuovi o usati e li cedono a titolo gratuito, direttamente o indirettamente, ai bisognosi o agli animali.