Attesa ormai da più parti per il carico di novità, anche rivoluzionarie, che porterà con sé, la riforma del lavoro autonomo, prevedrà anche novità importanti sulla deducibilità di alcune voci di costo che finora erano ammesse solo parzialmente in deduzione.
Nello specifico, si tratta delle spese per la formazione professionale, che saranno considerate costi inerenti l’attività professionale al 100% e non più al 50%. Nello specifico, la riforma prevedrà:
- Deducibilità integrale ed entro il limite annuo di 10mila euro per le spese per aggiornamento professionale attraverso la partecipazione a convegni, congressi e simili e l’iscrizione a master;
- Deducibilità integrale ed entro il limite annuo di 5mila euro per le spese per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’autoimprenditorialità, finalizzate a sbocchi occupazionali effettivamente esistenti e appropriati in relazione alle condizioni del mercato del lavoro, erogati dagli organismi accreditati ai sensi della disciplina vigente;
- Deducibilità integrale per gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo, fornita da forme assicurative o di solidarietà.
Altro punto importante riguarda le spese per le trasferte. La riforma prevede infatti, a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2016, l’eliminazione dei limite per la deducibilità delle spese per prestazioni di somministrazione e alberghiere addebitate analiticamente al committente, che risulteranno detraibili al 100% e senza tetto di importo.