Anche in estate, nelle piccole e medie imprese il capo è quasi insostituibile: il 53% delle imprese ritiene che un’eventuale assenza del titolare creerebbe notevoli problemi. Il 25% pensa che la mancanza dall’azienda comporterebbe una decrescita del fatturato dal 10 al 50%, per il 13% non è proprio possibile per mancanza di alternative. È quanto emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano su circa 240 imprese a maggio 2016.
Il 17% confida nella potenzialità dei soci, mentre l’11% si appoggia a persone di fiducia e familiari in assenza del capo. A più della metà dei titolari, vacanze con chiusura a parte, non è mai capitato di essersi allontanati dalla loro azienda (54%); mentre quasi il 20% degli intervistati almeno una volta si è assentato per malattia (19%) o per un viaggio (19%).
Il mese di agosto 2016 si presenta più lavorativo per chi è a capo di un’impresa: quest’anno più di 5 attività su 10 mantengono i loro soliti giorni di chiusura, l’8% fa meno chiusure rispetto al solito e sorpassa il 4% che ne fa di più. Oltre il 10% è sempre aperto.
In media non manca un po’ di riposo per l’infaticabile capo che ad agosto si allontana dalla calda Milano per due (25%) o tre (19%) settimane. Chi si concede un mese di relax (10,5%) è bilanciato da chi la “saracinesca” non l’abbassa mai (11,8%). Il dato emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano su circa 600 imprese di tutti i settori dell’economia cittadina a luglio 2016.