Una delle passioni che, spesso, ci accompagnano dall’infanzia all’età adulta è quella per il collezionismo, di qualunque genere esso sia. E non sono pochi coloro i quali decidono di trasformare la passione in business, aprendo un’impresa focalizzata sul collezionismo.
Secondo un’analisi elaborata dalla Camera di commercio di Milano, il collezionismo in Italia conta 5.598 imprese esperte in materia. Roma (497 attività), Milano (483), Napoli (294) e Venezia (279) sono le prime quattro città “collezionatrici”, ciascuna specializzata: Roma (198) e Napoli (91) prediligono l’antiquariato, Milano l’arte (259) e Venezia la vendita di oggetti d’artigianato e di decorazione (182).
La Camera di commercio meneghina punta poi l’obiettivo sul business milanese del collezionismo, Nel primo trimestre 2016 salgono infatti a 483 le imprese ambrosiane che fanno del collezionismo un business, +3,4% (+16) rispetto all’anno scorso in cui se ne contavano 467.
A Milano e nell’area circostante si raggruppa l’8,6% del totale nazionale. Gli oggetti d’arte sono al centro dell’attività, trattati da 259 imprese; poi sono 115 i punti vendita in cui trovare pezzi d’antiquariato. Occhi puntati anche sugli oggetti d’artigianato e di decorazione venduti da 46 esercizi. Spesso meneghino è il commercio di filatelia e numismatica: Milano con i suoi 42 esercizi è la prima piazza italiana per il collezionismo di francobolli e monete, su 342 in Italia.
Per quanto riguarda invece l’intera regione Lombardia, il settore del collezionismo, ampliatosi dell’1,8% negli ultimi 12 mesi, prende piede con oltre 900 imprese. Se Milano fa da protagonista sulla scena lombarda del mercato da collezione, ci sono anche Brescia (121 imprese), Bergamo (78) e Varese (53), tutte e tre per lo più presenti sul versante commerciale di oggetti d’arte, partecipando rispettivamente con 45, 28 e 17 attività. Il Pavese (44 imprese) è invece terra di antiquari (18). Cresce la febbre da collezione a Sondrio (18 imprese, +20%) e Mantova (31, +6,9%).