Gli strumenti finanziari del crowdfunding e dell’ equity crowdfunding sono sempre più diffusi e su Infoiva ce ne siamo occupati a più riprese. Ricordiamo che il crowdfunding e un processo con cui molte persone donano somme di denaro, anche di piccola entità, per finanziare un progetto imprenditoriale o altre iniziative utilizzando siti internet appositi (e ricevendo talvolta in cambio una ricompensa.
L’ equity crowdfunding prevede che questa ricompensa sia per il finanziatore, come contropartita del denaro erogato alla società proponente, una partecipazione al capitale. Una formula diversa rispetto alla donation (un progetto civico o artistico raccoglie denaro sotto forma di liberalità) o al reward (si ottiene una ricompensa non in denaro in funzione dell’apporto ricevuto dai sostenitori).
Si tratta però di strumenti e di un settore in cui il rischio di deregulation è forte. Ecco perché assume particolare importanza il position paper messo a punto dal gruppo di lavoro sulla finanza innovativa del Consiglio nazionale dei commercialisti e dalla Consob, con l’obiettivo di avviare attività di studio e di education su temi importanti come l’equity crowdfunding, ma non solo.
In sostanza, il lavoro congiunto di Cndcec e Consob si propone di favorire, attraverso un linguaggio semplice e chiaro, la comprensione e la consapevolezza delle caratteristiche e delle peculiarità di un’operazione di equity crowdfunding e il suo utilizzo da parte dei diversi attori della filiera produttiva.
Nella sua prima parte, il position paper illustrata la normativa di riferimento, per poi delineare il processo di un’operazione di equity crowdfunding e trattare gli aspetti più rilevanti dell’operazione, tanto da parte di chi la avvia quanto da parte di chi la finanzia:
- le regole di corporate governance di cui lo statuto di un emittente deve tener conto per gestire gli effetti di un azionariato a maggior base partecipativa;
- le peculiarità di un business plan, per rappresentare in modo efficace l’iniziativa imprenditoriale ai potenziali finanziatori;
- le agevolazioni fiscali dirette ad incentivare l’investimento in start-up e Pmi innovative;
- le valutazioni di opportunità e convenienza di un ipotetico investitore.