Buone notizie per gli italiani che, per caso o per necessità, hanno dovuto sostenere spese mediche all’estero. Tali spese mediche – non quelle relative al trasferimento e al soggiorno all’estero per motivi di salute – sono infatti soggette allo stesso regime di quelle analoghe sostenute in Italia e sono quindi detraibili in Unico. Con alcune accortezze.
Per poter detrarre le spese mediche sostenute all’estero è necessario conservare:
- Spese mediche per acquisto di protesi. Per le protesi che non fanno parte dei dispositivi medici è necessario conservare le relative fatture, quietanze o ricevute, oltre alla prescrizione del medico curante. Qualora invece siano attività svolte da professionisti che esercitano arti ausiliarie della professione sanitaria abilitati ad rapporti diretti con il paziente, se la fattura, la quietanza o la ricevuta non sono rilasciate direttamente da questo professionista, costui avrà l’onere di attestare sul documento di spesa di aver eseguito la prestazione. Qualora si verificasse questa circostanza, in alternativa alla prescrizione medica, il paziente può presentare un’autocertificazione anche non autenticata (se accompagnata da fotocopia del documento di identità del sottoscrittore) che attesti la necessità e la causale d’acquisto della protesi per il contribuente o per i familiari a carico;
- Spese mediche per acquisto di medicinali. Conservare gli scontrini fiscali con la natura e la quantità dei medicinali acquistati, il codice alfanumerico presente sulla confezione di ogni medicinale, il codice fiscale del destinatario dei medicinali;
- Spese mediche per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici. Conservare le fatture, quietanze o ricevute, oltre a una certificazione del medico curante che attesti che quel sussidio tecnico e informatico serve a facilitare l’autosufficienza e la possibilità di integrazione del soggetto disabile, ai sensi dell’art. 3 della L. 104/1992.
Spesso accade che le spese mediche sostenute all’estero siano corredate da documentazione redatta nella lingua del Paese in cui sono state sostenute. In questo caso è necessario procedere alla loro traduzione secondo precise norme:
- documentazione per spese mediche in inglese, francese, tedesco o spagnolo: il contribuente può eseguire e sottoscrivere la traduzione. I contribuenti con domicilio fiscale in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano possono non accludere la traduzione se la documentazione è scritta in francese o in tedesco; i contribuenti residenti in Friuli Venezia Giulia e appartenenti alla minoranza slovena, devono corredare con una traduzione italiana non giurata la documentazione per le spese mediche redatta in sloveno.
- documentazione per spese mediche in una lingua diversa dalle precedenti: il contribuente deve allegare traduzione giurata.