La follia del canone Rai in bolletta sembra non avere mai fine. Approvata la furbata pur tra mille distinguo e ricorsi, ora l’Agenzia delle Entrate ha dovuto emanare l’ennesima circolare per chiarire diversi punti collegati all’assurda misura.
Ricordiamo che la Legge di Stabilità 2016 ha stabilito in 100 euro annuali l’importo del canone Rai, da addebitare in dieci rate mensili sulle fatture per la fornitura di energia elettrica (con scadenza di pagamento successiva a quella della rata) degli utenti che non hanno dichiarato di possedere i requisiti per non pagare il balzello. Infatti, la norma totalmente presuntiva associa a un’utenza per la fornitura di energia elettrica il possesso di un televisore.
A fronte dei continui distinguo sollevati nei confronti dell’iniqua misura, le Entrate, relativamente al canone Rai in bolletta, hanno chiarito che:
- le utenze elettriche su cui addebitare il canone Rai sono quelle indicate con le sigle D1, D2 e D3. L’utente può verificare se la propria utenza ha queste caratteristiche controllando se ricade nella categoria “clienti residenti”, ossia clienti domestici ai quali sono applicate le tipologie tariffarie D1, D2 o D3 relativamente ai contratti conclusi dal 2016, per i quali l’utente ha dichiarato all’impresa elettrica la propria residenza nel luogo di fornitura; oppure se ricade nella categoria “altri clienti domestici”, ossia clienti ai quali è applicata la tipologia D3 per contratti conclusi fino al 2015, la cui coincidenza tra luogo di fornitura dell’energia e residenza non è stata dichiarata dai clienti stessi ma è stata individuata dall’Anagrafe tributaria sulla base delle informazioni disponibili nel proprio sistema informativo;
- la composizione dell’importo di 100 euro annui è la seguente: 92,18 euro di canone, 3,69 euro di Iva, 4,13 euro di tassa di concessione governativa. Gli importi dei versamenti semestrali e trimestrali, al netto di tasse e imposte, sono rispettivamente di 47,03 euro e 24,46 euro.
Questi i chiarimenti più significativi offerti dalle Entrate sul canone Rai in bolletta. Nella circolare sono affrontati anche i punti relativi al possesso di più utenze residenziali da parte dello stesso soggetto e dalle procedure da utilizzare per il calcolo del canone in caso di disattivazione e successiva riattivazione della fornitura elettrica durante l’anno.
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